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Covid. Terapia intensiva del Cto Santa Barbara di Iglesias, tutto fermo. L’Opi scrive ad Arcuri

di Elisabetta Caredda

L’Ordine chiede di conoscere  i motivi dei ritardi nella realizzazione dei 12 posti letto di terapia intensiva nel Sulcis e se la questione sia di competenza del commissario. Cuccu: “Preoccupa il ritardo con cui si attivano in Sardegna le prestazioni sanitarie primarie e salva vita”. Deidda presenta un'interrogazione alla Camera: “Serve chiarezza sull'attivazione dei reparti di terapia intensiva nel Sulcis e sulle iniziative per la rapida apertura del reparto Covid al Cto”. LA LETTERA DELL'OPI AD ARCURI

05 FEB - Si rivolge direttamente al Commissario Domenico Arcuri il Presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche della provincia Carbonia-Iglesias, Graziano Lebiu, per chiedere delucidazioni sul ritardo nella realizzazione dei 12 posti letto di terapia intensiva nel Sulcis Iglesiente. “Avendo appreso - spiega Lebiu - dalla sintesi dei lavori della Conferenza Socio Sanitaria del Sulcis Iglesiente e da mezzi d’informazione che, rispetto al piano strategico di attivazione all’ospedale Santa Barbara o in quello CTO di Iglesias di specifici reparti dedicati al Covid in ASSL Carbonia, le responsabilità operative e finanziarie del progetto di attivazione del Centro Covid all’ospedale Santa Barbara, così come previsto dalla Del. reg. n.35/38 del 9/07/2020, sarebbero totalmente in carico al Commissario Straordinario per l’Emergenza nella persona del dr. Domenico Arcuri, abbiamo chiesto direttamente al Commissario Arcuri se il ritardo nella realizzazione dei 12 posti letto di terapia intensiva nel Sulcis sia effettivamente riferibile alla struttura commissariale da Lui diretta”.

“Ci è infatti del tutto evidente – prosegue Lebiu - che il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera durante l’emergenza Covid-19 non possa vedere escluso il Sulcis Iglesiente dalla fruizione dei cittadini di un reparto Covid-19 dedicato, anche per evitare i viaggi della speranza di ammalati Covid-19 in altri centri della Sardegna. Soprattutto pensando alla popolazione più fragile, gli anziani, i cronici, i disabili, i meno abbienti, che corrono il rischio di non poter ricevere cure e assistenza adeguate perché hanno già difficoltà a spostarsi nel breve raggio.

L’attivazione della terapia intensiva all’ospedale Santa Barbara di Iglesias era già stata sollecitata dalla Segretaria del Consiglio della regione Sardegna, Carla Cuccu (M5S), che aveva sottolineato come la struttura fosse dotata dei macchinari idonei e quindi pronta ad assistere adeguatamente tutti coloro che ne necessitano”.

Apprese le notizie di questi ultimi giorni, la Consigliera, sentita da Quotidiano Sanità, tuona: “Preoccupa il ritardo, spesso irrecuperabile, con cui si attivano in Sardegna le prestazioni sanitarie primarie e salva vita. Bene fa il mondo degli infermieri a chiedere risposte concrete ed immediate ed io sono accanto a loro nel pretenderle. Basta giocare con la vita di tutti i sardi! Il commissario straordinario per l'emergenza Arcuri deve intervenire immediatamente per sanare queste lacune non più tollerabili. Questo è il tempo in cui tutte le strutture ospedaliere sarde devono essere attrezzate e pronte nel somministrare cure eccellenti sia per i pazienti covid che per tutti coloro che sono affetti da altre patologie, anche tempo dipendenti, da oltre un anno abbandonati a se' stessi e costretti a viaggi extra regione ove, invece, si riscontra una continuità di assistenza sanitaria efficiente e di valore per tutte le patologie che coesistono col Covid-19”.

Non solo a livello regionale. La problematica del territorio sulcitano balza ora anche a Roma, dove il deputato Salvatore Deidda (FDI) ha presentato una interrogazione “per la mancata apertura del Reparto CoViD nel Sulcis Iglesiente Assl Carbonia”.

“Ho raccolto l’appello di diversi amministratori locali e cittadini e del Presidente dell’Opi Graziano Lebiu – afferma Deidda -, ed ho chiesto alla Presidenza del Consiglio e al Ministero della Sanità chiarezza sulle procedure di attivazione dei reparti di terapia intensiva nel territorio in questione, unitamente all’approvazione e alla realizzazione dei reparti ad essa dedicati, tenendo anche conto che nella rimodulazione dei posti letto per pazienti Covid adottata dalla Regione per Iglesias dovrebbero essere previsti 25 posti di degenza ordinaria, 4 di subintensiva e 4 di intensiva”.

“Inoltre – prosegue concludendo il deputato -, ho chiesto se siano a conoscenza in particolare dello stato di avanzamento delle procedure per l’attivazione di un reparto Covid al Cto Santa Barbara di Iglesias, e quali iniziative intendano assumere al fine consentire la rapida conclusione delle stesse, con la definitiva apertura di questo reparto. Auspico che il Commissario Arcuri dedichi l’attenzione dovuta alla questione sollevata, attivandosi ora nel più breve tempo possibile, per soddisfare le esigenze rivendicate giustamente anche dal suddetto territorio”.

Elisabetta Caredda

05 febbraio 2021
© Riproduzione riservata

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