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Gli ultimi aggiornamenti Iss. Nell'ultima settimana casi aumentati del 27,9%. Gli operatori infetti sono oltre 14mila con 48 decessi


10 APR - E' stato pubblicato l'aggiornamento al 9 aprile del bollettino epidemiologico dell'Iss sull'epidemia Covid. 
 
Dal 2 aprile al 9 aprile questa la situazione:
 

 
I casi si concentrano soprattutto nel nord Italia, in particolare in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. Molti casi sono riportati anche da Toscana, Marche, Lazio, P.A. Trento e Campania; in ognuna di queste regioni il numero totale di casi di COVID-19 segnalati al sistema di sorveglianza supera i 3.000. Altre 7 Regioni e PA hanno riportato ognuna oltre 1.000 casi di infezione. Le rimanenti cinque regioni (Basilicata, Calabria, Molise, Sardegna, Valle d’Aosta) hanno riportato ognuna un numero di casi inferiore a 1.000, indicando una trasmissione più limitata. 
 

 
Sono stati diagnosticati 14.066 casi tra operatori sanitari (età mediana 48 anni, 33% di sesso maschile), circa il 10% dei casi totali segnalati. È evidente l’elevato potenziale di trasmissione in ambito assistenziale di questo patogeno. La tabella 5 riporta la distribuzione dei casi segnalati per classe di età e la letalità osservata in questo gruppo di popolazione.
 
 

 
Da sottolineare che il dato dei decessi tra gli operatori sanitari indicato dall'Iss è molto inferiore a quello segnalato dalle associazioni professionali che, limitandosi solo a medici e infermieri, indicano ad oggi 109 medici e 29 infermieri deceduti. A questi vanno poi aggiunti altri 23 operatori sempre segnalati dalle associazioni di categoria nei giorni scorsi.
 
In proposito sul bollettino dell'Iss si legge che "i dati indicano che la letalità tra gli operatori sanitari è inferiore rispetto alla letalità totale (pari al 12,2%), verosimilmente dovuto al fatto che gli operatori sanitari asintomatici e pauci-sintomatici, sono stati maggiormente testati rispetto alla popolazione generale". "Tuttavia - aggiunge l'Iss - va anche sottolineato che l’informazione sull’esito della malattia non è nota per un numero elevato di casi".

10 aprile 2020
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