Fnopo: “Politica sanitaria si impegni a migliorare e garantire assistenza di qualità a donne e coppie”
17 NOV - In Italia sono più di 30mila le nascite premature (6,9%) e il tasso di sopravvivenza è in costante miglioramento, ma l’assistenza di qualità a donne e coppie rimane sempre una importante sfida.
È quanto dichiara il
Comitato centrale della Federazione nazionale osteriche (Fnopo) in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, il cui tema per l’edizione 2021 è “Act now! Keep parents and babies born too soon together”.
“L’Ostetrica/o, quale figura fondamentale in tutto il processo di presa in carico nel Percorso Nascita – dichiara la Fnopo – supporta le famiglie passo dopo passo per soddisfare i loro bisogni e accompagnare l’accudimento del neonato, in particolare quando questi richiede una maggiore attenzione e guida come nel caso dei nati prematuri. Inoltre, rafforza le competenze dei neogenitori, spesso immersi in un contesto altamente tecnicistico, potenziando tutte quelle pratiche che mirano al contatto con il bambino, in special modo se pretermine, come la Kangaroo mother care, alla creazione del legame genitore-figlio, al sostegno nell’avvio e proseguimento dell’allattamento materno, sempre nel rispetto delle scelte personale. Anche dopo l’ospedalizzazione, la continuità dell’assistenza ostetrica a livello territoriale, anche domiciliare, consente di seguire la famiglia, spesso frastornata e impaurita, nella quotidianità, al fine di recuperare quella naturalità che l’evento nascita non ha potuto rappresentare, ma che attraverso il giusto sostegno può essere ricostruita”.
“Affinché tutto questo sia garantito a tutte le donne/coppie, i grandi obiettivi di tutta la politica sanitaria devono essere lavorare sulla prevenzione e sull’assistenza di qualità, uniformando le cure; potenziare le risorse umane e gli strumenti per la presa in carico del neonato e della famiglia nei luoghi per la nascita appropriati e idonei a sostenere la vicinanza dei genitori e coinvolgerli come parte integrate del processo di cura del proprio bambino. Concetto, quest’ultimo – concludono i vertici nazionali della professione ostetrica – richiamato anche dal recente documento ‘La continuità del rapporto madre-bambino e il mantenimento dell’allattamento in caso di ricovero ospedaliero’ elaborato dal Tavolo Tecnico Ministeriale per l’allattamento al seno (TAS), di cui la Fnopo è componente”
17 novembre 2021
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