“Persistono ancora marcate disuguaglianze sanitarie che penalizzano le donne”.
È quanto sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale dedicata alla salute della donna.
“La Costituzione italiana, all’articolo 32 – ricorda il Capo dello Stato – riconoscendo la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, afferma il principio della pari dignità di ogni persona, garantendo un equo accesso alle cure mediche. Una prescrizione che fa propria la necessità di percorsi di cura con strumenti e protocolli pienamente adeguati alla salute femminile. Negli ultimi anni, l’Italia ha intrapreso importanti passi avanti in questa direzione, introducendo la medicina di genere nel Servizio sanitario nazionale con la legge numero 3 del 2018 che ha promosso un approccio sanitario più sensibile alle differenze tra uomini e donne, valorizzando le specificità femminili nella ricerca, nella prevenzione e nell’assistenza sanitaria, in linea con gli obiettivi globali di salute stabiliti dall’Agenda 2030. Nonostante questi progressi significativi, persistono tuttavia ancora marcate disuguaglianze sanitarie che penalizzano le donne”.