Iardino (Nps): “Fin quando non ci saranno studi solidi, diremo no al generico per la cura dell'Aids”
26 NOV - È quanto ha affermato
Rosaria Iardino, presidente di Nps che chiede all’Aifa anche chiarimenti sul rispetto dei cento giorni stabiliti dalla legge per l’immissione in commercio dei farmaci e un percorso trasparente sull’innovazione terapeutica.
“Sull’utilizzo dei generici per i malati di Aids dobbiamo procedere con molta attenzione – ha affermato Rosaria Iardino, presidente di Nps – le linee guida prevedono la dimostrazione di bioequivalenza tra i diversi generici, tuttavia verificando nelle liste di trasparenza dell’Aifa abbiamo visto che per ogni farmaco di marca ci sono in commercio 10-15 medicinali generici diversi. E qui sorgono dei problemi perché secondo le simulazioni eseguite negli Usa c’è una significativa perdita di efficacia dei generici rispetto al farmaco di marca. Questo perché i trials sono fatti su persone sane e non sulle persone malate e questo è un fattore critico.
Chiediamo quindi una verifica accurata della bioequivalenza, una verifica della qualità del generico e soprattutto una verifica clinica dei trials clinici di confronto”.
26 novembre 2013
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