L’Agenzia Italiana del Farmaco, attraverso un’attività di monitoraggio condotta dal Settore HTA ed Economia del Farmaco, pubblica il primo report sugli effetti delle procedure semplificate di negoziazioni dei farmaci generici e di importazione parallela, introdotte nel corso del 2020 e 2021.
A ottobre 2020 è stata introdotta la “Procedura semplificata di prezzo e rimborso per i farmaci equivalenti/biosimilari (generici)”, i cui effetti hanno evidenziato:
- una riduzione delle tempistiche di valutazione pari al 15% dal 2020 al 2021: nel 2020 sono state registrate 194 procedure con un tempo medio di valutazione pari a 150,4 giorni, mentre nel 2021 sono state valutate 255 procedure in 128,3 giorni medi.
- una risposta positiva delle aziende farmaceutiche all’introduzione della nuova procedura semplificata, andandola a preferire alla negoziazione ordinaria disciplinata: nel 2021 l’89% delle procedure aventi ad oggetto farmaci generici si è svolta secondo le modalità di negoziazione semplificata;
- un incremento delle procedure di negoziazione dei farmaci generici pari al 31% in più rispetto al 2020;
A marzo 2021 è stata introdotta la “Procedura semplificata di negoziazione del prezzo e di rimborso dei farmaci di importazione parallela” che ha riaperto al mercato dei medicinali di importazione parallela facendo registrare, nel 2021, 111 procedure semplificate valutate in un tempo medio pari a 47 giorni.
L’introduzione delle due nuove procedure semplificate ha avuto anche ricadute positive per il Servizio Sanitario Nazionale, in quanto:
- la riduzione dei tempi di approvazione si trasforma immediatamente in un vantaggio economico per il Servizio Sanitario Nazionale;
- la riduzione dei tempi della negoziazione ha consentito un aumento della disponibilità dei farmaci in ogni area terapeutica, favorendo in tal modo una maggiore competizione;
- per i cittadini la presenza di farmaci importati parallelamente rappresenta una opportunità anche in termini di riduzione del costo della compartecipazione.