La curva epidemica delle sindromi simil-influenzali continua lentamente a scendere. Il livello di incidenza nella settimana dall’11 al 17 aprile è pari a 4,08 casi per mille assistiti a fronte dei 4,61 casi della settimana precedente.
Lo segnala l’ultimo bollettino dell’Iss.
I casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 241.000, per un totale di circa 6.198.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Nella stagione 2019-20 (ultima in cui è stata osservata un’epidemia stagionale di sindromi simil-influenzali), in questa stessa settimana (la 15ᵃ), il livello di incidenza era pari a 0,73 casi per mille assistiti inferiore a quello osservato nell’attuale stagione (4,08).
Diminuisce anche la proporzione dei virus influenzali nei campioni analizzati. In quest’ultima settimana, infatti, il 13,8% dei tamponi analizzati dalla rete dei laboratori di InfluNet è risultato positivo ai virus influenzali a fronte del 24,8% della scorsa settimana (dall’inizio della sorveglianza la media è del 13,7%).
In tutte le fasce di età l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è in diminuzione. In particolare nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 13,61 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 5,77 nella fascia 15-64 anni a 3,57 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,99 casi per mille assistiti.
In tutte le Regioni l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è ancora sopra la soglia basale di 3,16 casi ogni mille assistiti, tranne in P.A. di Bolzano, P.A. di Trento, Veneto, Lazio, Molise, Campania, Basilicata e Sardegna.
Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza InfluNet.