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Trauma cranico e stress da disturbo post traumatico aumentano l’impatto sul rischio genetico di Alzheimer


Al manifestarsi della Malattia di Alzheimer possono contribuire patologie legate a un impatto violento, come il trauma cranico, psichiatriche, come il disturbo post traumatico da stress, e genetiche, come la variante ε4 del gene APOE. Queste evidenze sono state registrate da uno studio condotto dui veterani USA

23 DIC -

Il disturbo da stress post traumatico, il trauma cranico e la variante ε4 del gene APOE mostrano una forte associazione con la malattia di Alzheimer e le demenze correlate. A osservarlo è una ricerca pubblicata su Alzheimer’s & Dementia da un team di ricercatori guidato da Mark Logue, statistico del National Center for PTSD al VA Boston Healthcare System, negli Stati Uniti.

I ricercatori hanno evidenziato, prima, una percentuale più ampia di demenze correlate ad Alzheimer (ADRD), nei veterani con disturbo da stress post traumatico (PTSD) e in quelli con trauma cranico, così come tra i veterani che avevano ereditato la variante ε4 del gene APOE. Attraverso un modello matematico, il team ha indagato, quindi, l’associazione tra questi tre fattori.

Lo studio ha scoperto un aumento del rischio dovuto a PTSD e trauma cranico nei veterani che avevano origine europea e che ereditavano la variante ε4 del gene APOE. Tra i veterani di origine africana, invece, l’impatto del PTSD non variava in funzione della variante genetica, mentre l’effetto e l’interazione tra trauma cranico e variante ε4 del gene APOE era più forte. Altri studi hanno mostrato che la variante ε4 del gene APOE aumenta gli effetti di danno alla testa e/o lo stress correlato alle esperienze vissute durante la vita da soldati.

“Il rischio di malattia di Alzheimer aumenta con l’età per tutti i genotipi di APOE”, osserva Mark Logue. Confrontando le persone con due copie delle varianti comuni, la differenza nel rischio per quelli con una copia di ε4 sembrano portare a un picco tra i 65 e i 70 anni, per ridursi in seguito. Il modello ha consentito ai ricercatori, inoltre, di stimare che tra i veterani ottantenni originari europei che non hanno ereditato la variante ε4, la percentuale di ADRD potrebbe essere del 6% più grande, per quelli con PTSD rispetto a quelli che non manifestano il disturbo. Tuttavia, per gli ottantenni di origine europea che ereditano due copie della variante ε4 del gene APOE, la percentuale di ADRD potrebbe arrivare all’11% per quelli con PTSD rispetto a quelli senza.

Fonte: Alzheimer’s & Dementia 2022



23 dicembre 2022
© Riproduzione riservata

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