Nella 4ª settimana del 2023 l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia è stabile e pari a 8,5 casi per mille assistiti (8,9 nella settimana precedente) e si colloca nella fascia di intensità bassa.
In Toscana, Abruzzo e Campania l’incidenza è ancora sopra dieci casi per mille assistiti.
I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati questa settimana circa 502.000, per un totale di circa 9.144.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Lo rileva l’ultimo rapporto epidemiologico Influnet dell’Iss.
L’incidenza delle ILI è stabile in tutte le fasce di età tranne negli anziani in cui si osserva una lieve diminuzione.
I bambini sotto i cinque anni restano i più colpiti fin dall’inizio di questa stagione influenzale con un’incidenza pari a 25,2 casi per mille assistiti (25,0 nella settimana precedente).
Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è invece a 10,54; nella fascia 15-64 anni a 8,01 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 4,24 casi per mille assistiti.
Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori tra i quali il virus respiratorio sinciziale, nei bambini molto piccoli, e il SARS-CoV-2.
Durante l’undicesima settimana di sorveglianza virologica per la stagione 2022/2023, la circolazione dei virus influenzali è in progressiva diminuzione e si registra un ulteriore decremento nella proporzione dei campioni risultati positivi per influenza (9%), rispetto alla settimana precedente (12,4%).
Nel complesso, dall’inizio della stagione, sono stati identificati 4.471 virus influenzali di tipo A e 137 di tipo B. Nell’ambito dei virus A, il sottotipo H3N2 rimane prevalente.
La Calabria non ha attivato la sorveglianza InfluNet.