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Gruppo AstraZeneca, Italia centrale per le Life Science


Oggi a Bari sono stati presentati i risultati dell’edizione 2024 dello studio realizzato da The European House - Ambrosetti sul valore creato dal Gruppo AstraZeneca in Italia attraverso la ricerca e il progresso tecnologico. Risultati che fanno del nostro Paese un “luogo” strategico per AstraZeneca e Alexion, destinato a diventare sempre più centrale nei prossimi anni.

29 NOV - Italia Paese strategico per AstraZeneca e Alexion. A certificarlo è lo studio condotto da The European House Ambrosetti, che ha misurato il valore generato dal Gruppo in Italia.

AstraZeneca e Alexion generano un importante impatto economico sul territorio italiano, che si traduce in un contributo al PIL di 524,2 milioni di euro, in crescita del 70% rispetto al 2020. Dalla ricerca emerge, inoltre, che il contributo del Gruppo al Paese è in costante crescita, anche nelle proiezioni future, dove potrà superare, nel prossimo triennio, i 2 miliardi di euro cumulati.

“L’Italia ha un bisogno urgente di attrarre maggiori investimenti in R&S per recuperare produttività e assumere un ruolo più rilevante nella competizione globale – dice Daniela Bianco, Partner, area Healthcare di The European House – Ambrosetti – Nel nostro Paese, il settore farmaceutico è ai primi posti per performance di crescita, per la generazione di Valore Aggiunto per addetto e per intensità di investimenti in Ricerca & Sviluppo, capaci di attivare ricadute significative sia a livello economico che sanitario, impattando positivamente sulla salute dei cittadini (la mortalità per patologie croniche, ad esempio, è diminuita del 40% negli ultimi 20 anni), ma anche sostenendo la valorizzazione e l’attrattività del capitale umano (ricercatori e personale sanitario)”.

Il contributo del gruppo AstraZeneca al capitale economico
L’attuale dimensione economica di AstraZeneca e Alexion è frutto di un percorso di crescita costante negli ultimi cinque anni. I ricavi in Italia hanno raggiunto i 770,1 milioni di euro nel 2023, con un incremento del tasso medio annuo di crescita composto pari al 19,5% nel periodo 2019-2023. La crescita dimensionale è stata accompagnata da un percorso altrettanto virtuoso nella capacità di creare Valore Aggiunto, diretto, indiretto, indotto e catalizzato.

“AstraZeneca e Alexion hanno generato un impatto complessivo sul PIL del Paese per €524 milioni nel 2023, frutto di un moltiplicatore economico di 2,7. Questo significa che ogni euro investito da AstraZeneca in Italia genera quasi 3€ complessivi nell’economia del Paese”, sottolinea Claudio Longo, Presidente e Amministratore Delegato di AstraZeneca Italia.

Le due aziende attivano infatti molteplici filiere industriali e di servizi sul territorio italiano attraverso le proprie forniture e la spesa in ricerca. AstraZeneca e Alexion acquistano in Italia beni e servizi per 102,4 milioni di euro da 1.027 fornitori nazionali.

“Per consolidare la ripresa economica del Paese e la sua competitività sui mercati internazionali il settore farmaceutico può rivestire un ruolo strategico grazie ad un’alta intensità di ricerca e sviluppo, un elevato tasso di innovazione, moltiplicatori dell’attività economica elevati e occupazione qualificata con un impatto significativo sulla qualità di vita dei cittadini – continua Claudio Longo -. In questo scenario AstraZeneca è pronta a contribuire alla costruzione di una nuova strategia per la farmaceutica e per il settore life science, in sinergia con le Istituzioni e con tutti gli attori dell’ecosistema, e a beneficio della competitività di tutto il sistema Paese”.

L’impatto cognitivo
In Italia l’impegno di AstraZeneca e Alexion nella ricerca è in crescita costante nell’ultimo quinquennio. Gli investimenti in R&S del Gruppo hanno raggiunto i 59 milioni di euro nel 2023, un incremento del 25,2% rispetto al 2019. L’impegno risulta altrettanto rilevante se rapportato all’intensità sul fatturato, con un valore quasi doppio rispetto a quello del settore farmaceutico e circa triplo alla media delle multinazionali farmaceutiche a capitale estero.

Ad oggi sono 17 le nuove molecole in ultima fase dello sviluppo (+112,5% rispetto al 2019). Nel 2023, con 192 studi clinici attivi svolti in 621 centri clinici in 17 Regioni, AstraZeneca e Alexion hanno coinvolto un totale di 791 professionisti sanitari e 1.243 pazienti, la maggior parte dei quali nell’area oncologica.

L’Italia ricopre un ruolo molto rilevante per AstraZeneca e Alexion nella ricerca clinica, sia in termini di studi in corso, sia come incidenza sul totale nazionale. Il Gruppo risulta al primo posto nel Paese sia in termini di studi in corso, sia di nuovi studi attivati nel solo ultimo anno. In questo ambito, grazie ad Alexion, il Gruppo vanta una leadership anche nel settore delle malattie rare. Un esempio è l’impegno nella Miastenia Gravis, con oltre 23% di tutte le sperimentazioni in corso in questa patologia ad alto bisogno terapeutico.

“Alexion ha all’attivo 22 programmi di studio clinico nel campo delle malattie rare, che coinvolgono centinaia di pazienti in 130 centri sul territorio italiano, e altri 9 sono in pipeline per il 2025 – osserva Anna Chiara Rossi, VP & General Manager Italy di Alexion – I dati dimostrano come le malattie rare siano emblematiche del ruolo del settore farmaceutico nell’innovazione e un elemento non solo per aumentarne la competitività, ma anche una leva per attrarre investimenti e talenti” –

Grazie all’impegno nella ricerca clinica, AstraZeneca e Alexion generano un “effetto leva” per il sistema sanitario e l’Italia pari a 376,6 milioni di euro di benefici attesi per il SSN e il Paese nel periodo 2020-2023.

L’impatto sociale
“Il contributo sociale di AstraZeneca e Alexion si traduce principalmente nel trattamento di patologie che impattano fortemente sulla qualità di vita dei cittadini – afferma ancora Claudio Longo – Sono oltre 1,5 milioni le persone trattate e protette con i farmaci del Gruppo AstraZeneca, pari a circa il 3% della popolazione italiana, in aggiunta, nel quinquennio 2019-2023, più di 3000 persone sono stati inseriti in Programmi di accesso precoce, evitando costi al SSN per un totale di oltre €48 milioni, e garantendo ai cittadini italiani l’accesso a farmaci innovativi e più efficaci rispetto allo standard of care, in tempistiche ridotte”.

Il Gruppo favorisce una crescita occupazionale che nel 2024 ha superato i 1.215 dipendenti in Italia; un valore in crescita del 14,8% rispetto al 2019. L’occupazione diretta si aggiunge a quella generata dell’attivazione di filiere e partnership, traducendosi in un contributo totale di circa 3.300 posti di lavoro in Italia.

“AstraZeneca e Alexion si dimostrano attenti alla parità di genere, con un tasso di occupazione femminile superiore a tutti i benchmark, anche a livelli apicali – sottolinea Anna Chiara Rossi – Il Gruppo AstraZeneca in linea generale si impegna nella promozione della parità di genere, con una presenza femminile pari al 53,6% del totale degli occupati nel 2023, in crescita di +5,6 punti percentuali rispetto al 2019, superiore ai benchmark”. Tra il 2019 e il 2023 AstraZeneca e Alexion hanno assunto 718 nuovi dipendenti, di cui il 64% negli ultimi due anni.

L’impatto ambientale
L’attenzione del Gruppo AstraZeneca verso l’ambiente si concretizza in diverse iniziative, tra cui la transizione verso soluzioni ibride o elettriche del parco auto, alle quali se ne affiancano altre volte ad agevolare il cambiamento delle abitudini per i dipendenti, contribuendo così ad un risparmio in termini di emissioni di CO2 e di conseguenti esternalità per la società.

Nel periodo 2017-2023 sono state risparmiate 13mila tonnellate di CO2, con minori costi sociali pari a 5,5 milioni di euro. Si tratta di un impatto ambientale equivalente alla piantumazione di 650mila alberi. A tutto questo si aggiunge una maggiore attenzione verso i consumi energetici e i rifiuti prodotti, anche grazie al trasferimento verso la sede di MIND.

29 novembre 2024
© Riproduzione riservata

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