Violenze negli ospedali. Colpita più di una persona su cinque. Al via il progetto Ue Brave-Wow per ambienti di lavoro rispettosi
Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sono un fenomeno così diffuso che più di una persona su cinque (22.8% ovvero 743 milioni), ha subito almeno una qualche forma durante la vita lavorativa. Per comprenderne cause e promuovere interventi a breve e lungo termine è partito il progetto europeo “Costruire ambienti rispettosi e senza violenza di genere “nel mondo del lavoro focalizzato sul settore sanitario
16 GEN -
La violenza di genere, le aggressioni e le molestie sul lavoro, sono sottovalutate e spesso non vengono rilevate, ma secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sono un fenomeno così diffuso che più di una persona su cinque (22.8% ovvero 743 milioni), ha subito almeno una qualche forma durante la vita lavorativa.
Per comprenderne le cause e promuovere interventi a breve e lungo termine è partito il progetto europeo “Costruire ambienti rispettosi e senza violenza di genere nel mondo del lavoro“ (Building Respectful And Violence-free gender-inclusive Environments in the World Of Work, Brave-Wow), focalizzato sul settore sanitario.
Il progetto
Brave-Wow, che è finanziato fino al 2027, comprenderà anche l’impiego dell‘Intelligenza Artificiale che verrà utilizzata in parallelo alla somministrazione del questionario specifico per la violenza di genere sul lavoro (Gender Based Violence at Work Questionnaire-GBVW_Q) integrato con il questionario sul lavoro dignitoso (Decent Work Questionnaire-DW_Q).
L’obiettivo è cercare di valutare il fenomeno nelle organizzazioni sanitarie di Portogallo (paese capofila), Italia, Spagna e Slovenia. Brave-Wow coinvolgerà le parti interessate attraverso gruppi di discussione, interviste e analisi dei social media per identificare e affrontare la violenza e il bullismo. I risultati porteranno all’implementazione di strategie, protocolli, metodi e strumenti di lavoro trasferibili. Congiuntamente alle procedure e alle politiche, sarà lanciata una campagna di comunicazione e di metodologie in tutta la comunità europea. Per l’Italia saranno contattati almeno 10 ospedali di medie e grandi dimensioni, sul territorio nazionale, per avere la possibilità di stratificare le risposte secondo le diverse figure professionali. Per garantire una buona rappresentatività statistica, il campione di ospedali sarà selezionato in base alla distribuzione geografica, proporzionale alla quota della popolazione residente (4 ospedali nel Nord, 2 al Centro e 4 nel Sud).
Il contesto, oltre 16mila episodi segnalati nel 2023Nel 2023 sono stati segnalati oltre 16mila episodi di aggressione contro i lavoratori nelle strutture sanitarie pubbliche italiane che hanno interessato circa 18mila persone. Le infermiere sono le vittime più frequentemente prese di mira, seguite da medici e assistenti sanitari e due terzi delle vittime sono donne. I luoghi più pericolosi sono le sale di emergenza, le unità di cura dei pazienti, le unità psichiatriche e le cliniche ambulatoriali.
Secondo il database europeo sulle lesioni (European Injury Database, EU-IDB), circa 4 visite su 5 al pronto soccorso a causa di violenza coinvolgono uomini. Tuttavia, nelle aree mediche la percentuale di episodi di violenza contro le donne raddoppia rispetto al dato complessivo, evidenziando un contesto in cui le donne sono soggetti particolarmente vulnerabili. Secondo i dati 2022 del Ministero della Salute in totale, circa 700mila persone lavorano nel settore sanitario e assistenziale di cui il 69% sono donne.
16 gennaio 2025
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