Le infezioni virali possono coinvolgere sia le vie respiratorie superiori che quelle inferiori. Quando ad essere colpite sono quelle superiori la congestione nasale è il primo ed anche più il comune sintomo. Tuttavia, il naso chiuso, oltre che di malattie respiratorie virali, può essere una conseguenza di raffreddore, rinite allergica e rinosinusite. In ogni caso, la sensazione di naso chiuso scaturisce dall’infiammazione del rivestimento della mucosa nasale che genera un rigonfiamento dei vasi sanguigni. Fortunatamente, esistono dei rimedi, sempre più efficaci, che riescono a lenire la sensazione di naso chiuso, permettendoci di vivere la nostra routine quotidiana senza troppi problemi e di riposare durante la notte. È questo l’argomento al centro della nuova Health Conversation di Fofi Live, il canale multimediale della Fofi, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Farmacisti Italiani. Ospite il Professor Fabrizio Ernesto Pregliasco, Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario d’Azienda -I.R.C.C.S. Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano.
“La congestione nasale, oltre ad ostacolare la respirazione, ad impedire di dormire bene di notte e causare russamento notturno, può essere accompagnata da una serie di altri sintomi fastidiosi - spiega il professore Pregliasco -. Tra questi la riduzione o la perdita temporanea dell'olfatto, una sensazione di pressione o di dolore al volto, mal di testa, secrezione nasale e, talvolta, tosse, soprattutto notturna, dovuta al deflusso di muco verso la gola. In alcuni casi può anche comparire irritazione oculare o recriminazione”. A seconda dell’intensità dei sintomi, ed in base alla causa che ha scatenato la congestione nasale, è possibile optare per un rimedio, piuttosto che per un altro. “Ad esempio - evidenzia lo specialista - per una congestione lieve può essere utile un lavaggio nasale con soluzioni saline isotoniche, che idratano la mucosa e facilitano l'eliminazione del muco. In caso di congestione importante, associata a sinusite o allergie, si possono utilizzare dei decongestionanti nasali a base di vasocostrittori per brevi periodi”.
Come tutti i rimedi, anche quelli per decongestionare il naso possono avere sia dei benefici, ma anche degli effetti collaterali. Partiamo dagli aspetti positivi: “I decongestionanti che agiscono rapidamente, riducendo il gonfiore della mucosa nasale migliorano il passaggio dell'aria e la qualità del sonno. Inoltre, diminuiscono la sensazione di pressione a livello dei seni paranasali, alleviando il mal di testa secondario”, spiega il professore Pregliasco. Tra gli effetti collaterali più frequenti, invece, ci sono: secchezza nasale, sensazione di bruciore o irritazione locale.
Per scegliere il rimedio più adatto alle proprie condizioni è sempre consigliabile leggere l’etichetta: “Alcuni decongestionanti nasali contengono conservanti, altri ne sono privi. Dal punto di vista dell'efficacia terapeutica non ci sono grosse differenze tra i due prodotti. Tuttavia, le formulazioni senza conservanti sono preferibili soprattutto in soggetti con mucosa particolarmente sensibile, perché riducono il rischio di irritazioni e reazioni allergiche e non alterano la motilità delle ciglia della parete delle vie respiratorie”, sottolinea l’esperto.
Tutti questi prodotti, rientrando nell’ambito dell’automedicazione, devono essere usati in modo corretto e responsabile. “È importante rispettare le dosi indicate e valutare attentamente le controindicazioni personali, come ad esempio in caso di ipertensione o di problemi cardiovascolari. Inoltre, per un utilizzo prolungato, è bene che il farmacista consigli alternative più delicate, come i lavaggi nasali, e soprattutto inviti a consultare il medico se i sintomi persistono oltre una settimana o se peggiorano”, conclude Pregliasco.