Vuoi perdere peso? Usa Twitter
Il social network basato su post di 140 caratteri potrebbe essere uno strumento utile per chi vuole fare una dieta efficace: ogni 10 messaggi lanciati su Twitter si ottiene infatti una perdita di peso corporeo maggiore dello 0,5% rispetto a chi non ha un profilo. A dimostrarlo uno studio statunitense.
21 GEN - Se si vuole fare una dieta efficace bisogna affiancare al giusto regime alimentare l’uso di Twitter. Il curioso consiglio non arriverebbe dai vertici del social network statunitense, in cui gli utenti possono comunicare tra loro tramite brevi frasi da 140 caratteri, ma da una
ricerca scientifica pubblicata sulla rivista
Translational Behavioral Medicine. Lo studio, condotto dall’Arnold School of Public Health dell’Università della Carolina del Sud, dimostrerebbe infatti come se ci si vuole mettere a dieta in maniera efficace il supporto online e le informazioni trovate sul servizio di microblogging potrebbero essere molto utili.
La scoperta è avvenuta mentre gli scienziati monitoravano Twitter ed altri social network per studiare i trend online sulla salute e per comprendere come gli internauti usino questi siti per discutere temi ad essa legati: il team ha seguito per sei mesi il traffico internet via smartphone di 96 uomini e donne sovrappeso o obesi che vivono in città. A ognuno dei partecipanti veniva richiesto di ascoltare per tre mesi dei podcast da 15 minuti con informazioni nutrizionistiche, esercizi, e persino una audio soap opera, e di ascoltarne una versione ridotta (5 minuti) per i successivi tre mesi. In più, a metà dei partecipanti veniva chiesto di usare una app sullo smartphone per monitorare la propria attività fisica e la propria dieta, e di aprire un profilo Twitter. Chi usava il social network era incoraggiato a collegarsi ogni giorno, a seguire i tweet degli altri del gruppo per sostenersi a vicenda, a leggere i consigli postati da un consulente nutrizionista due volte al dì.
Così, in sei mesi, i partecipanti del secondo gruppo avevano pubblicato 2630 tweet, di cui il 76% “insegnavano” metodi e comportamenti da adottare. L’81% di questi era formulato come un update sulla dieta, come ad esempio: “Ho evitato di mangiare una pastarella a colazione, e invece ho scelto di prendere un cappuccino con una spolverata di cioccolato… non male”. Ma non mancavano anche post di supporto agli altri, con messaggi conforto e ascolto (6,6%) e di complimenti (4,6%).
Se presi complessivamente, alla fine dei sei mesi di trial, i due gruppi non mostravano grandi differenze nei risultati della dieta: entrambi avevano ottenuto in media una perdita di peso del 2,7%. Tuttavia, a guardare con più attenzione nel gruppo che usava anche la piattaforma di microblogging si scopriva che chi lo usava di più, postando tweet e seguendo gli altri con regolarità, aveva maggiore successo nella perdita di peso. In particolare, in media ogni dieci tweet perdeva lo 0,5% in più di peso rispetto agli altri. “I dati dimostrano che chi usa Twitter come strumento costante affiancato al regime dietetico, ottenevano risultati migliori degli altri”, ha commentato
Brie Turner-McGrievy, autrice dello studio. “I normali programmi per la perdita di peso prevedono incontri dei gruppi di supporto dei pazienti di settimana in settimana. Questa tecnica sicuramente funziona, ma risulta anche costosa e spesso pesante a livello psicologico per alcune persone. Un gruppo di auto-aiuto basato sui social network, invece, potrebbe essere un metodo a basso costo per raggiungere più persone che vogliono perdere peso, e in maniera più efficace”, ha concluso.
21 gennaio 2013
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