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Diabete negli anziani. Varate le Linee Guida europee


La vita si allunga, di conseguenza invecchiano e aumentano i malati di diabete. Una situazione che, se non seriamente presa in considerazione, potrebbe portare al collasso dei sistemi sanitari. Ecco le raccomandazioni dell’ Istituto di diabetologia per anziani per evitarlo.

09 MAR - Il diabete è rapidamente diventato una delle malattie epidemiche più preoccupanti d'Europa. Nel 2010 è stato diagnosticato il diabete a oltre 54,4 milioni di soggetti. Si prevede che entro il 2030 questa cifra, già sbalorditiva,salirà a 66,5 milioni di individeui, oltre la metà dei quali saranno ultrasessantenni. Ecco perché sono state varate proprio oggi le nuove Linee Guida Cliniche per gli Anziani con Diabete Mellito di Tipo 2 (European Diabetes Working Party for Older People 2011 Clinical Guidelines for Type 2 Diabetes Mellitus - EDWPOP), edite dal Comitato Europeo di Studio sul Diabete negli Anziani dell’IDOP - Istituto di diabetologia per anziani. Le raccomandazioni sono volte a sostenere i processi di decisione clinica, a migliorare la qualità di cura per milioni di persone anziane colpite da diabete, e ad evitare il collasso del sistema d'assistenza sanitaria.
 
"Se non si interviene immediatamente a migliorare gli interventi di cura rivolti alle persone anziane con diabete di tipo 2, l'effetto su pazienti e sistemi sanitari europei sarà catastrofico. Sono particolarmente a rischio tutti quei Paesi dotati di sistemi sanitari nazionali, come il Regno Unito, per i quali il diabete rappresenta una bomba a orologeria capace di far deflagrare sistemi già allo stremo", ha affermato il professor Alan Sinclair, direttore dell'IDOP. Il cambiamento demografico tra i pazienti produrrà una costante crescita del numero di anziani con diabete, che si protrarrà fin oltre il 2030, gravando significativamente sulle risorse della sanità pubblica. Per questo, se attualmente l'Unione europea destina al diabete 80 miliardi di euro, equivalenti al 10% della spesa sanitaria totale, questa cifra è destinata a lievitare fino a 94 miliardi di euro entro il 2030.
Un problema ancor più grave nel nostro paese: "Il problema del diabete nell'anziano è particolarmente grave in Italia, paese più longevo del mondo con il più alto numero di ultra 65enni ed in cui il Sistema Sanitario Nazionale dovrà farsi carico di tutte le loro esigenze sanitarie", ha aggiunto Giuseppe Paolisso ,
Presidente nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG).
 
Il varo delle linee guida EDWPOP si prefigge di colmare le lacune di cura stigmatizzate nella Posizione ufficiale sviluppata dall'International Association of Gerontology and Geriatrics (IAGG - Associazione Internazionale di Gerontologia e Geriatria), dall'European Diabetes Working Party for Older People (EDWPOP -Comitato Europeo di Studio sul Diabete negli Anziani), e dalla International Task Force of Experts in Diabetes (Task force Internazionale di Esperti sul Diabete). Il gruppo di collaborazione composto da esperti ha esplorato, con unanime rigore d'approccio e attraverso le evidenze emerse da una rassegna di letteratura scientifica, i problemi fondamentali relativi al diabete negli anziani.
La Posizione ufficiale emersa ha evidenziato la necessità di specifiche linee guida,dal momento che quelle esistenti non mettevano a fuoco i peculiari bisogni delle persone anziane, tra cui: ricorso a terapie d'esercizio fisico, nutrizionali, e ipoglicemizzanti per gestire efficacemente il diabete di tipo 2 negli anziani
interventi pratici rivolti all'assistenza nella comunità finalizzati a ridurre l'ospedalizzazione metodi per ridurre i livelli ipoglicemici in diversi contesti clinici valutazioni economico-sanitarie riguardanti il trattamento metabolico interventi finalizzati a ritardare/prevenire le gravi complicanze del diabete senile, come decadimento cognitivo e dipendenza funzionale sviluppo di ausili tecnici per garantire autonomia e incolumità agli anziani diabetici. "La maggior parte delle linee guida europee ignorano specifiche necessità di cura e di dipendenza assistenziale provenienti dai pazienti anziani diabetici. A tale proposito, le nuove linee guida tracciano raccomandazioni pratiche d'assistenza sanitaria rivolte agli operatori sanitari di tutta l'Europa," ha commentato Sinclair.

Per gestire efficacemente il paziente anziano diabetico occorre enfatizzare gli aspetti dell'incolumità personale, della prevenzione del diabete, del trattamento precoce della malattia vascolare e della valutazione funzionale delle disabilità causate dai problemi agli arti, delle malattie oculari e dell'ictus. Inoltre, in età avanzata risulta prioritaria la prevenzione e la gestione di altre complicanze del diabete e delle condizioni derivate, come fragilità, disfunzioni cognitive, dipendenza funzionale e depressione.

Le linee guida EDWPOP contengono una serie di informazioni, basate sulle evidenze d'efficacia, volte a suggerire ai professionisti sanitari di tutta l'Europa cosa occorrerebbe fare per erogare ai pazienti diabetici la migliore assistenza possibile. Tra cui: una rassegna basata su evidenze d'efficacia riguardante il trattamento di pazienti anziani diabetici, utile come risorsa d'orientamento nel processo decisionale clinico; una serie di raccomandazioni user-friendly rivolte ai contesti d'assistenza sanitari primaria, secondaria, e a quelli in seno alla comunità; una guida su 18 aree d'interesse clinico, come screening e diagnosi, prevenzione, complicanze secondarie, ipoglicemia, disturbi cognitivi, cadute e immobilità.

09 marzo 2013
© Riproduzione riservata

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