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Immunodeficienze Primitive. Partita la settimana Mondiale, alla sua terza edizione


È iniziata il 22 aprile. Obiettivo, il riconoscimento di questo spettro di patologie nella fascia di malattie gravi. Le iniziative – cui prenderanno parte associazioni dei pazienti, autorità e accademici – termineranno il 29 aprile, data in cui ricorre la Giornata Mondiale delle Immunodeficienze.

23 APR - È in corso dal 22 al 29 Aprile 2013 le terza edizione della  Settimana Mondiale delle Immunodeficienze Primitive – IDP (World PI Week) – un’iniziativa organizzata in tutto il mondo dalle Associazioni dei pazienti con IDP per promuovere una migliore conoscenza di queste patologie e quindi un attenzione maggiore, affinché le Immunodeficienze Primitive vengano riconosciute come una fascia di malattie gravi. Si tratta di un appuntamento che, nel corso degli anni, è cresciuto di importanza. Durante tutto l’arco della Settimana, con apice il 29 Aprile - data in cui ricorre la Giornata Mondiale delle Immunodeficienze - la comunità delle Associazioni dei pazienti invierà alle Autorità sanitarie e ai rappresentanti della comunità scientifica un messaggio comune: “Esami, Diagnosi e Trattamento” per queste patologie ancora non sufficientemente riconosciute.
 
Cosa sono le Immunodeficienze Primitive (IDP)? Si tratta di un gruppo di patologie che colpiscono fin dalla nascita persone con un sistema immunitario assente o carente nella sua funzionalità. Esistono più di 200 forme di IDP, classificabili in un’ampia gamma di gravità. Una comune infezione può essere il sintomo di una IDP. Spesso il medico è portato a trattare questa manifestazione, senza indagare quale sia la vera causa; ciò provoca la recidività della malattia, porta il paziente ad una condizione di vulnerabilità e di possibile danno per gli organi vitali, di disabilità psicologica e, in  alcuni casi, può condurre anche alla morte.
Fortunatamente, con adeguate cure mediche, molti pazienti possono avere una buona qualità di vita. Tuttavia il livello di conoscenza di queste malattie nella classe medica è ancora basso. Nel mondo, in termini di accesso alla diagnosi precoce e trattamenti ottimali esistono ancora oggi ampie disuguaglianze. Infatti, come evidenziato in un recente studio: “su circa 6 milioni di persone nel mondo affette da Immunodeficienze Primitive, sono solo tra i 27mila e i 60 mila i pazienti che hanno ricevuto una diagnosi (dati provenienti dai registri del network della Jeffrey Modell Foundation). La conoscenza della patologia è quindi fondamentale nel migliorare anche le politiche di sanità pubblica su queste importanti patologie.
 
“La malattia ha un impatto non solo sulla vita della persona affetta da questa patologia, ma sull’intero contesto familiare, con ripercussioni anche da un punto di vista socio-economico.” - afferma Alberto Barberis, Presidente di AIP – “Una diagnosi precoce consente di avere accesso a trattamenti salvavita e, in molto casi, di poter condurre la propria vita in modo quasi normale e con maggiore serenità. Oggi, molti pazienti affetti da Immunodeficienze Primitive non hanno un accesso appropriato ai trattamenti. Per poter risolvere questa mancanza, lancio un appello: quest’anno unitevi a noi per accrescere a livello mondiale questa consapevolezza e per aiutarci a diffondere il nostro messaggio «Esami. Diagnosi. Cura!».”
 
I moltissimi eventi organizzati in tutto il mondo in occasione della Settimana Mondiale delle Immunodeficienze Primitive rappresentano un momento unico per le Associazioni dei pazienti per unirsi in questa battaglia comune ai fini di un maggiore riconoscimento, di una diagnosi precoce e di un trattamento adeguato per la cura di queste malattie.
Per maggiori informazioni sulla Settimana Mondiale delle PI: www.worldpiweek.org

23 aprile 2013
© Riproduzione riservata

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