Stamina. Nuovo attacco di Nature: “Nella richiesta di brevetto immagini copiate”. Eccole
di Antonino Michienzi
La prestigiosa rivista scientifica di nuovo contro il metodo Vannoni. Per suffragare gli esperimenti usate foto di studi condotti in Russia e Ucraina nel 2003 e nel 2006 il gruppo italiano avrebbe usato immagini altrui per suffragare la buona riuscita dei propri esperimenti. Siamo in grado di mostrarvele
02 LUG - Un’immagine di una qualcosa che era una cellula staminale e che si sta trasformando in una cellula nervosa. In questo che finora era il miracolo scientifico promesso dal metodo Stamina - e che nessuno era finora riuscito a ottenere - potrebbe invece celarsi la prova della sua faziosità.
L’immagine è contenuta nella richiesta di brevetto (
http://www.google.com/patents/US20120149099) presentata da Davide Vannoni all’ufficio brevetti Usa e, secondo quanto ha rivelato pochi minuti fa Nature, sarebbe in realtà il frutto di un copia e incolla da un precedente studio scientifico condotto da ricercatori russi e ucraini nel 2003.
Insomma, il gruppo italiano avrebbe usato immagini altrui per suffragare la buona riuscita dei propri esperimenti.
Nature non fornisce la foto originale, ma ha contattato una delle scienziate che ha preso parte alla ricerca, Elena Schegelskaya, una biologa molecolare della Kharkov National Medical University (in Ucraina). La ricercatrice ha confermato tutto, aggiungendo ulteriori dettagli alla vicenda.
Quella identificata da Nature (la figura 3 della richiesta di brevetto) non sarebbe l’unica foto scopiazzata da Vannoni & Co. Un’altra foto, frutto di un altro esperimento condotto da Schegelskaya e pubblicato su Ukrainian Neurosurgical Journal (
http://www.neuro.kiev.ua/catalogs/6/36/20/615/2006_N4_UkrNeuroJourn.pdf), sarebbe finita nella richiesta di brevetto di Vannoni (la figura 4).
Di questa siamo in grado di fornire il confronto tra l’originale e quella impiegata dal gruppo italiano. La somiglianza non lascia adito a dubbi.
Le rivelazioni di Nature potrebbero mandare in fumo l’intero castello costruito da Stamina. E farlo proprio a ridosso dell’avvio della sperimentazione che dovrebbe verificare l’efficacia del suo metodo.
“Le cellule del midollo osseo possono differenziarsi solo in cellule dell’osso, della pelle e della cartilagine”, spiega Nature. “L’idea che possano essere forzate in modo da trasformarsi in altre popolazioni cellulari è alla base del presunto potenziale terapeutico del brevetto richiesto da Vannoni”.
Ora, quel potenziale terapeutico più volte sbandierato si dimostra suffragato da elementi taroccati. “Il governo italiano si comporterebbe da stolto se supportasse una sperimentazione con così piccole prove di efficacia”, ha detto a Nature il direttore dello Stanford Institute for Stem Cell Biology and Regenerative Medicine Irving Weissman.
Antonino Michienzi
02 luglio 2013
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