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Allergie. I consigli dei pediatri per una vacanza in sicurezza. Dal viaggio, al cibo e ai farmaci


Un vademecum per le vacanze. Come affrontare il viaggio e i pranzi al ristorante. Quali farmaci avere sempre a portata di mano contro le reazioni allergiche. Ma anche consigli per chi fa attività fisica all’aperto e cosa fare per le punture d’insetto.

08 LUG - Dalla SIAIP - Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica - arrivano i consigli per trascorrere le vacanze in sicurezza quando si soffre di allergia, un problema che in Italia interessa due bambini su cinque. Per chi si mette in viaggio, già il mezzo di trasporto utilizzato (auto, aereo o treno) suggerisce la scelta di alcuni accorgimenti.
 
Se si è allergici ai pollini, quando ci si sposta in automobile è meglio tenere i finestrini chiusi ed usare l’aria condizionata (possibilmente con filtri auto antipolline) durante il tragitto. Potendo scegliere il momento della partenza bisognerebbe optare per le prime ore del mattino o la sera, quando la concentrazione di pollini nell’aria è minore. Se invece sono gli acari a causare allergia e ci si muove in treno, converrà portare cuscini antiacaro per non esporsi a potenziali crisi allergiche. Consiglio che vale anche per chi viaggia in aereo dove è sempre necessario un corretto ricambio dell’aria per la salute dei passeggeri. In ogni caso, quale che sia il mezzo di trasporto scelto, è opportuno tenere sempre a portata di mano i farmaci contro le reazioni allergiche di cui si può avere bisogno nell’immediato. Altro consiglio utile quando si viaggia riguarda chi soffre di intolleranze o allergie alimentari: se si decide di mangiare nel vagone ristorante del treno o a bordo dell’aereo è opportuno sapere con esattezza cosa si ordina per evitare possibili reazioni allergiche causate da alcuni ingredienti.
 
Lo stesso vale ogni volta che si mangia fuori casa; è sempre meglio dichiarare le allergie alimentari e portare con sé i farmaci per il primo intervento. Tra gli alimenti maggiormente coinvolti in questi tipi di allergie vi sono il latte, le uova, la soia, le arachidi, le nocciole, il pesce, i crostacei.  (ma attenti anche  agli alimenti  non di routinario consumo, se contengono semi o spezie come senape, sesamo. curry…). Mare o montagna per le vacanze di chi è allergico? “Dipende dal tipo di allergia - spiega Roberto Bernardini, Presidente della SIAIP e Direttore della UOC di Pediatria dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli -. Se un bambino è allergico ad acari o muffe, meglio mete con un clima secco. In questo caso, la montagna oltre i 1500 metri è la meta ideale, sia per i bambini sia per gli adulti. A quell’altezza, infatti, non ci sono acari, che costituiscono fra le principali cause degli attacchi d’asma. Gli acari necessitano di umidità per sopravvivere e non sono compatibili con il clima secco che si trova in alta montagna. Si può scegliere anche una località sopra i 2500 metri di quota, se il bambino non ha problemi respiratori, ma sempre con gradualità passando prima qualche giorno a quote intermedie per acclimatarsi. Nel caso di allergia da pollini, il luogo preferibile per le vacanze è invece il mare. Qui la produzione di pollini è minore, poiché essendo ridotto l’ambiente terrestre, anche la presenza di piante è ridotta. Inoltre, la brezza marina allontana i pollini dalla terraferma e ripulisce l’aria”. È vero che in estate alcune fioriture sono terminate: quindi, il problema delle reazioni allergiche è meno diffuso.
 
Ma è altresì vero che i cambiamenti climatici hanno modificato il ciclo di vita delle piante allungandone il periodo di fioritura e di impollinazione. “E, di conseguenza - spiega l’esperto -, hanno influenzato il periodo di comparsa dei sintomi da allergia. In estate - ricorda Bernardini - alcune piante (ambrosia, composite) ed alcune muffe (Alternaria) producono pollini e spore responsabili di disturbi rinitici e/o asmatici. Non solo. La parietaria, una delle piante causa di allergia, fiorisce da febbraio a novembre. Se poi la meta scelta è la montagna, le fioriture tendono a spostarsi in avanti: perciò, in quota, è possibile incontrare in giugno e luglio pollini che in zone più temperate non sono più nell’aria da tempo”. In ogni caso, per avere un’idea della situazione che si troverà nella meta prescelta, sono molto utili i calendari dei pollini pubblicati sul sito dell’Associazione Italiana aerobiologia. Se invece il bambino è allergico alle muffe, qualsiasi clima secco-di mare o di montagna va bene. In questi casi meglio invece evitare il lago. Infine, se a scatenare gli attacchi allergici e il pelo di cane e di gatto, occorre prudenza se si sceglie una vacanza in campagna o in agriturismo.
D’estate si rimane molto più tempo all’aria aperta e questo può costituire un problema ulteriore per le persone allergiche.
 
Chi fa attività fisica dovrebbe scegliete il primo mattino o la serata per praticare il suo  sport preferito all’aperto: sono questi i momenti della giornata in cui c’è meno polline nell’aria. Rimanendo maggiormente all’aperto, aumentano anche le possibilità di punture di insetti. Questi animali, pungendo la pelle, iniettano sostanze nocive che provocano bruciore, rossore, dolore e anche prurito. Questa reazione, generalmente immediata, è assolutamente normale se localizzata nella sede della puntura e se è limitata nell’estensione, nella gravità e nella durata. Si parla invece di allergia al veleno degli insetti quando la reazione locale è eccessiva: troppo estesa, grave e duratura. A volte tale reazione si accompagna anche a febbre, spossatezza e nausea. In Italia gli insetti che provocano più frequentemente allergie sono gli imenotteri come api, vespe e calabroni. Le principali reazioni allergiche alla puntura degli insetti sono: l’orticaria; l’angioedema; l’edema della glottide; l’asma e lo shock anafilattico che in alcuni casi può causare anche la morte.
 
Quali farmaci mettere nella valigia? “Chi ha già manifestato reazioni avverse dopo l’assunzione di alimenti cui si è allergici o a seguito della puntura di imenotteri  - conclude Giampaolo Ricci, Vicepresidente della SIAIP, in forza presso la Clinica Pediatrica dell’Università degli Studi di Bologna - ha ovviamente ricevuto i consigli più opportuni per l’assunzione dei medicinali: conviene portare con sé i farmaci di cui si potrebbe aver bisogno (antistaminici, cortisonici, antiasmatici, adrenalina ecc.), prescritti dal medico curante, e che si è imparato ad assumere. Ogni indicazione terapeutica deve essere personalizzata tenendo conto  dei possibili rischi. Anche perché la guardia medica turistica non conoscendo la storia clinica dell’assistito potrebbe avere alcune difficoltà nella prescrizione delle terapie più opportune. La diagnosi corretta delle allergie va sempre fatta da uno specialista ed è fondamentale per individuare le terapie adeguate al caso”.

08 luglio 2013
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