Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Radiologia “dolce”. Italia all’avanguardia per la cura dei tumori con queste tecniche. Ma i tagli rischiano di negare la terapia


Si tratta di quell’insieme di tecniche capaci di portare farmaci o microsfere radioattive per trattare tumori inoperabili attraverso sottili cateteri. Sono 4 i centri specializzati italiani. Ma ora i tagli al budget rischiano di penalizzare molti malati in attesa.

23 NOV - L'Italia è ai primi posti in UE per la cosiddetta radiologia dolce, quell'insieme di tecniche che attraverso sottili cateteri introdotti nelle arterie portano farmaci o microsfere radioattive per trattare tumori altrimenti inoperabili. E sono 4 nel nostro Paese i centri leader della radioembolizzazione del fegato, l'innovativa procedura che in pochi anni ha dimostrato di ottenere vantaggi in termini di sopravvivenza, di riduzione del tumore in vista di un trapianto o dell'asportazione chirurgica di una parte dell'organo.
 
Ma ora - scrive l’Ansa - la preoccupazione degli esperti è che i risparmi o i tagli regionali alla sanità possano toccare anche queste cure e penalizzare molti malati che non hanno alternative terapeutiche, privandoli dunque di una procedura salvavita. Un timore che purtroppo si sta facendo strada in molti centri italiani.
 
Un trattamento costa tra i 10.000 e i 12.000 euro e in alcune strutture i trattamenti programmati sono già finiti. I quattro centri italiani a maggiore attività, quelli che superano 20 trattamenti l'anno sono nell'ordine l'Ospedale S.Maria Goretti di Latina, l'Istituto Regina Elena di Roma, l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico S. Orsola di Bologna e l'Istituto Nazionale Tumori di Milano.
 
“La radioembolizzazione è una terapia efficace ma ancora riservata ad alcuni casi selezionati” - sottolinea all’Ansa Rita Golfieri, Direttore della Radiologia Diagnostica ed Interventistica del S. Orsola e che insieme al Bologna Liver Oncology Group (BLOG) ha trattato dal 2005 195 malati.
 
Il metodo si applica ai tumori primitivi del fegato inoperabili che non rispondono al altri trattamenti o alle metastasi epatiche come unica sede di malattia. I vantaggi in termini di sopravvivenza emergono da numerosi studi e a seconda della gravità dei casi sono compresi tra i 18 e i 26 mesi.
 
Si tratta dunque di una radioterapia mirata che consiste nell'infondere con un catetere dall'arteria femorale microsfere di resina o vetro caricate con ittrio 90, un elemento radioattivo in grado di emettere potenti radiazioni capaci di colpire solo le lesioni tumorali dal loro interno, risparmiando i tessuti sani circostanti; le sferette non oltrepassano i capillari e rimangono intrappolate nel tumore che riceve così una dose di radiazioni molto elevata.
 
I risultati degli studi nazionali ed europei che si stanno raccogliendo sono molto soddisfacenti e promettenti: i pazienti trattati in Italia sono stati più di 1200. Uno studio pubblicato quest'anno sulla rivista Journal of Hepatology coordinato dalla rete europea e condotto dalla dottoressa Golfieri ha valutato 325 malati dimostrando che la radioembolizzazione è un trattamento efficace e ben tollerato anche per gli anziani sopra i 70 anni, una popolazione di malati con tumore del fegato in forte crescita e che possono non avere altre chance di cura.

23 novembre 2013
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy