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Nuova tecnica chirurgica per bimbi con valvulopatia mitralica congenita

di Maria Rita Montebelli

Sottoposti al delicato intervento cardiochirurgico a cuore aperto, effettuato sinora solo in venti piccoli pazienti in tutto il mondo, quattro bambini italiani, presso il Centro ‘E. Malan’ del Policlinico San Donato di Milano. La tecnica consiste nell’utilizzo off label della ‘Melody’, una valvola biologica ad impianto percutaneo, destinata agli adulti con valvulopatia polmonare e consente di evitare a questi bambini interventi ripetuti e terapia anticoagulante

02 MAG - Una tecnica chirurgica innovativa messa a punto dai cardiochirurghi pediatrici del Boston Children’s Hospital, è stata effettuata per la prima volta anche in Italia, su quattro bambini. La tecnica consiste nell’utilizzo di una valvola biologica ad impianto percutaneo, la ‘Melody’ (una valvola di giugulare bovina, destinata agli adulti con valvulopatia polmonare), opportunamente modificata nelle dimensioni per renderla adatta a bambini piccolissimi, affetti da stenosi o insufficienza mitralica congenita. ‘Melody’ può essere in un secondo tempo riespansa per ‘assecondare’ la crescita del bambino; il suo stent può essere infatti allargato fino a 22 mm di ampiezza.
“L’intuizione dei cardiochirurghi americani – sostiene Alessandro Frigiola, cardiochirurgo pediatrico dell’IRCCS Policlinico San Donato di Milano - potrebbe evitare a questi bambini l’angoscia di interventi plurimi e ravvicinati. Abbiamo chiesto ai colleghi americani di supportarci per eseguire il primo intervento e, vista la perfetta riuscita, abbiamo impiantato la valvola a 4 bambini italiani, tra i 6 mesi e i 6 anni di vita, tutti con alle spalle almeno due interventi per la riparazione della valvola mitralica. I bambini hanno reagito ottimamente all’impianto, stanno molto meglio e sono già tornati a casa”.

Gli interventi sono stati effettuati dai cardiochirurghi dell’équipe di Frigiola, coadiuvati da quella del celebre cardiologo interventista Mario Carminati. La procedura pediatrica consiste in un intervento a cuore aperto (sternotomia e circolazione extracorporea) per permettere l’impianto della ‘Melody’ modificata e adattata alle giuste dimensioni di un cuore di bambino; per posizionarla il cardiochirurgo si apre la strada tra l’atrio destro e l’atrio sinistro; la ‘breccia’ nel setto interatriale viene quindi riparata, lasciando però una minuscola pervietà che servirà in seguito al cardiologo interventista per arrivare a dilatare lo stent della valvola, così da ‘seguire’ la crescita del cuore del bambino, senza dover ricorrere ad un nuovo intervento cardochirurgico.
“Questa nuova procedura, pur non disponendo di un follow up a lungo termine – commenta Mario Carminati,Responsabile della Cardiologia Pediatrica dell’IRCCS Policlinico San Donato- è molto promettente e destinata ad una categoria di pazienti per i quali non si dispone al momento di alternative soddisfacenti”.

Le valvulopatie (stenosi o insufficienza) mitraliche congenite sono causa di gravi forme di scompenso cardiaco, ipertensione polmonare, alterazioni della crescita e dispnea nei bambini. Possono anche portare a morte prematura. I bambini che ne sono affetti devono andare incontro a diversi interventi cardiochirurgici, perché fino ad oggi non si disponeva di una valvola che potesse adattarsi alla crescita dei piccoli cuori ed era quindi necessario sostituirla più volte con valvole di dimensioni crescenti. L’impianto di una valvola meccanica costringeva inoltre i piccoli pazienti alla schiavitù e ai pericoli della terapia anticoagulante orale; problemi superati con l’impianto di una valvola biologica.
 
Maria Rita Montebelli

02 maggio 2014
© Riproduzione riservata

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