Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 18 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Congresso di epatologia/7. Assumere alcol tutti i giorni, aumenta il rischio di cirrosi epatica

di Maria Rita Montebelli

Uno studio basato su un rapporto dell’OMS, che include i dati di 193 nazioni del mondo, dimostra che il rischio di sviluppare una cirrosi, si correla maggiormente con l’assunzione quotidiana di 1-2 drink al giorno, che non con il quantitativo totale assunto nel corso dell’anno, anche attraverso corpose ‘bevute’ saltuarie.

27 APR - L’abuso di bevande alcoliche è la causa più frequente di cirrosi nel mondo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.  Uno studio presentato al congresso dell’EASL ha dimostrato l’importanza dell’assunzione quotidiana di alcol nel determinismo della cirrosi. I nuovi dati dimostrano infatti che il tasso di cirrosi correlata all’alcol aumenta dell’11,13% , quando si passa da un’assunzione quotidiana di alcol da moderata a pesante, che corrisponde a un drink al giorno per le donne e due per gli uomini.
 
La maggior parte degli studi che hanno valutato l’abuso di alcol come fattore di rischio per cirrosi alcolica si sono finora focalizzati sul quantitativo totale assunto nell’arco di un anno. Tuttavia nuovi studi clinici suggeriscono che il più forte predittore di cirrosi alcolica è rappresentato dalla quotidianità del consumo di alcol, soprattutto se elevato .
 
Secondo il GlobalStatus Report on Alcohol and Health dell’OMS, il 6% circa dei decessi a livello mondiale è causato dall’alcol, in particolare dalla cirrosi alcolica. Metà di tutti i casi di cirrosi inoltre riconoscono come causa l’alcol.
 
Gli autori di questo studio sono andati ad analizzare il Report sull’alcol dell’OMS, che comprende parametri relativi al consumo dell’alcol e ai pattern di consumo, per  193 nazioni. Hanno quindi categorizzato le diverse nazioni in base alle abitudini di assunzione di alcol ‘moderate’ o ‘pesanti’, secondo i criteri delle US Dietary Guidelines. Sono stati quindi ottenuti i tassi di prevalenza globali per HCV e HBV dalle stime pubblicate di siero-prevalenza e i dati sull’obesità, dal WHO Data Repository.  
 
Attraverso un modello integrato, che teneva conto di tutti i cofattori per cirrosi e della classificazione delle diverse nazioni per consumi moderati o pesanti di alcol, gli autori hanno stimato che i tassi di cirrosi aumentino dell’11,13% nel passaggio da assunzione moderata a pesante di alcol. Per contro, il consumo totale di alcol pro capite presentava un coefficiente di correlazione di appena 2,22 con la percentuale di cirrosi attribuibile all’alcol (AAF). Importante anche il fatto che pattern di assunzione di alcol quali binge drinking episodico e il tipo di bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici), non correlava in maniera indipendente con AAF.
 
In conclusione, la persone che assumono ogni giorno pesanti quantità di alcol nella popolazione sono quelle che più influenzano il peso che l’alcol gioca sul carico di cirrosi di una nazione. Ridurre l’heavy drinking , in particolare quello che è abitudine quotidiana, andrebbe dunque considerata una priorità nelle politiche e nel monitoraggio della salute pubblica.
 
Maria Rita Montebelli
 

27 aprile 2015
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy