Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 23 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Cancro al seno. Più monitoraggio cardiaco per le pazienti che assumono trastuzumab

di Lorraine L. Janeczko

Le linee guida del National Comprehensive Cancer Network, per chi assume questo farmaco, raccomandano il monitoraggio cardiaco al basale e a 3 6 e 9 mesi dall’inizio della terapia.

18 MAG - (Reuters Health) – Le pazienti che assumono trastuzumab come terapie adiuvante per il cancro al seno necessitano di monitoraggio cardiaco, anche se la maggior parte delle volte non vengono sottoposte a controlli di questo tipo. Questa evidenza emerge dalla revisione di alcuni dati estratti dai database Surveillance, Epidemiology, and End Results (SEER) e dal Texas Cancer Registry (USA), condotta Mariana Chavez-MacGregor, assistente di prevenzione del cancro alla University of Texas MD Anderson Cancer Center di Houston, per esaminare i pattern e l’adeguatezza del monitoraggio cardiaco e per valutare i fattori associati a questa pratica. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Clinical Oncology online.

I ricercatori hanno selezionato 2.203 pazienti a partire dai 66 anni, con un’età media di 72, a cui era stato diagnosticato un cancro al seno di fase da 1 a 3 tra il 2005 e il 2009. Tutte le donne erano trattate con trastuzumab. Le linee guida del National Comprehensive Cancer Network, per chi assume il trastuzumab, raccomandano il monitoraggio cardiaco al basale dopo 3 6 e 9 mesi dall’inizio della terapia. Coloro che erano state sottoposte a un monitoraggio cardiaco ottimale avevano ricevuto la diagnosi recentemente (rapporto di rischio 1.83), erano in cura da un medico laureato dopo il 1990 (rapporto di rischio 1.66), o da un medico donna (rapporto di rischio 1.37) e assumevano antraciciline (rapporto di rischio 1.39).

Soltanto 793 (36.0%) delle pazienti erano state adeguatamente controllate. “Attestandosi al 36%, le percentuali di monitoraggio cardiaco ottimale in questo interessante studio sono risultate sorprendentemente basse, data l’immediata disponibilità delle linee guida per determinare la pratica medica e la consapevolezza che le pazienti più anziani sono particolarmente a rischio di cardiotossicità, rendendo fondamentale il monitoraggio”, ha commentato Tracey O’Connor, professoressa associata di oncologia al Roswell Park Cancer Institute di Buffalo, New York.

FONTE: Journal of Clinical Oncology 2015

Lorraine L. Janeczko
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) 

18 maggio 2015
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy