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Janssen Italia annuncia raddoppio produzione farmaci entro 2012


Il polo farmaceutico di Latina torna ad attrarre investimenti. La Janssen Italia, del Gruppo Johnson&Johnson, ha annunciato oggi l’investimento di 60 milioni di euro nei prossimi tre anni al fine di raddoppiare la produzione di farmaci nello stabilimento pontino (da 1,5 mld di unità a 3 mld) entro il 2012. Prevista una crescita occupazionale del 30%. Dompé (Farmindustria): “Sito Latina è un esempio dell’Italia competitiva”.

10 MAG - Una bella boccata d’ossigeno per il polo farmaceutico del Lazio (secondo in Italia alla sola Lombardia). La Janssen Italia del Gruppo Johnson&Johnson ha deciso di investire 60 milioni di euro nei prossimi tre anni al fine di raddoppiare la produzione di farmaci nello stabilimento di Latina entro il 2012 e per cui vi sarà una crescita occupazionale del 30%. Insomma, sarà forse una goccia nel mare ma l’avvenimento mostra come l’Italia, e l’Agropontino nello specifico, sia ancora un territorio che attrae investimenti. L’annuncio è stato dato oggi dall’amministratore delegato di Janssen Italia, Massimo Scaccabarozzi nel corso di una Tavola Rotonda dal titolo: “Janssen: lo stabilimento di Latina, un esempio virtuoso”, svoltasi a Latina presso lo stabilimento di Janssen Italia, azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson alla presenza dei ministri della Salute Ferruccio Fazio e del Lavoro e Welfare Maurizio Sacconi. Il Piano prevede il raddopio della produzione entro il 2012 (da 1,5 mld di unità a 3 mld) per arrivare a quota 4,5 mld di unità prodotte nel 2014. In particolare si tratterà prevalentemente di farmaci OTC (antinfluenzali, antipiretici e coadiuvanti per il sonno) e di supporto alla produzione dei nuovi farmaci per il trattamento dell’Epatite C e dell’HIV per il mercato statunitense. Per dare forza a questi numeri il Gruppo Johnson & Johnson ha destinato per lo stabilimento pontino 60 milioni di euro per il quinquennio 2009-2014 su un totale di 150 milioni dedicati all’Italia. Risorse che inevitabilmente avranno una positiva ricaduta occupazionale stimata al 30% (da circa 350 dipendenti si arriverà ad oltre 450). Latina rafforzerà in questo modo la propria presenza nel network internazionale dei centri produttivi del Gruppo J&J in Europa, insieme a quelli situati in Belgio, Francia, Svizzera e Irlanda. Janssen Italia è infatti la decima realtà farmaceutica in Italia, con oltre 30 specialità medicinali in commercio, un fatturato 2010 di 515 milioni di euro, oltre 960 dipendenti e con investimenti in Ricerca e Sviluppo nel 2010 pari a 10,6 milioni di euro.

“Questo evento assume un duplice valore – ha sottolineato Massimo Scaccabarozzi, Amministratore Delegato di Janssen Italia – Da un lato, conferma l’importanza che il mercato italiano riveste a livello internazionale per il nostro Gruppo: il rafforzamento dello stabilimento di Latina permetterà, infatti, di integrare al meglio l’attività produttiva dei siti europei. Dall’altro, è un segnale incoraggiante e concreto delle capacità che il Sistema Italia possiede e che, se conosciute e valorizzate, non hanno nulla da invidiare a quelle di altri Paesi. La sinergia, poi, venutasi a creare tra pubblico e privato ha permesso l’evoluzione di un processo strategico che vede l’Italia sempre più competitiva nella produzione farmaceutica a livello mondiale”. “È ora fondamentale – ha concluso Scaccabarozzi – che le qualità espresse dal sito di Latina, come quelle delle altre aziende del settore, siano sostenute da una sempre più efficace collaborazione e supporto da parte delle Istituzioni, al fine di garantire il futuro sviluppo di realtà industriali di altissimo livello per il mercato nazionale, mondiale e per l’intero Sistema Paese. Per questo motivo il mio auspicio, ma sento di parlare a nome di tutto il settore, è quello di poter contare su un contesto di regole certe che diano maggior garanzia di stabilità e che consentano, a chi decide di scommettere sul nostro Paese, di poter pianificare a medio- lungo termine”.
 
Il ministro della Salute Fazio ha voluto sottolineare come “l’insediamento è particolarmente fortunato”. Inoltre il Ministro ha rimarcato come “Latina non sia un’area industriale cha ha avuto il vantaggio di essere divenuta sede universitaria. C’è un ospedale di piccole dimensioni ma che ha progetti di ricerca importanti sulla biologia molecolare e sulle cellule staminali che possono e devono essere esaltati”. Entusiasta anche il ministro del Welfare Sacconi che ha ricordato come il Governo abbia dato “un impulso alla ricerca nei giorni scorsi con una misura importantissima: mi riferisco al credito d’imposta che copre il 90% delle spese che sono realizzate dall'industria per ricerca in collaborazione con istituzioni, soprattutto universitarie”. Il titolare del Welfare ha poi spiegato come sia “decisivo l’impiego dei nuovi contratti di apprendistato. Soprattutto quelli che l’industria può realizzare d'intesa con l'università anche per contratti di dottorati di ricerca”. Presente anche il direttore dell’Aifa Guido Rasi che ha sottolineato come, anche grazie al potenziamento dell’Agenzia, si sia riusciti a dimostrare che “un ente regolatorio come l’Aifa può essere, se efficientemente utilizzato e positivamente interpretato, un fattore di slancio e non un freno”.
 
Sul palco anche il presidente di Farmindustria Sergio Dompé per cui “questa è la prova provata che ancora oggi il nostro Paese può essere competitivo, che ci sono manager italiani che riescono ad attirare qui gli investimenti”. Dompé ha in ogni caso evidenziato come “servano provvedimenti che vadano nel senso dell'ultimo preso per la ricerca, quello sul credito d’imposta, che può, se seguito da altre norme coerenti, rappresentare una controtendenza”. A testimoniare il valore politico bipartisan dell’iniziativa la presenza di Enrico Letta (vicepresidente del Pd) che con una battuta si è rivolto metaforicamente agli americani: “Avete fatto bene a fidarvi dell’Italia”. 
 
I numeri. L’investimento sostenuto per lo stabilimento di Latina di Janssen Italia, azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson  rientra in quello complessivo di oltre 150 milioni di euro che il Gruppo ha destinato per l’Italia dal 2009 al 2014. Latina rafforza, così, la propria presenza nel network internazionale dei centri produttivi d’eccellenza del Gruppo Johnson & Johnson in Europa, insieme a quelli situati in Belgio, Francia, Svizzera e Irlanda, grazie a Janssen Italia, 10° realtà farmaceutica nel Paese, con oltre 30 specialità medicinali in commercio, un fatturato 2010 di 515 milioni di euro, oltre 960 dipendenti e con investimenti in Ricerca e Sviluppo nel 2010 pari a 10,6 milioni di euro. Lo stabilimento nell’agropontino, per il quale è previsto un piano di investimenti nel quinquennio 2009 -2014 di 60 milioni di euro, arriverà a fine 2012 a raddoppiare la propria capacità produttiva (da 1 miliardo e mezzo di unità a 3 miliardi), aggiungendo entro il 2014 i 4,5 miliardi di unità prodotte. La conseguente crescita occupazionale che ne deriverà, sarà del 30% (dagli attuali 350 dipendenti a oltre 450). L’incremento della produzione riguarda prevalentemente quella di farmaci OTC (antinfluenzali, antipiretici e coadiuvanti per il sonno) e il supporto alla produzione dei nuovi farmaci per il trattamento dell’Epatite C e dell’HIV. Lo stabilimento possiede una spiccata vocazione all’export: solo il 15% di quanto prodotto, infatti, è rivolto al mercato italiano, il restante è indirizzato a più di 100 Paesi tra cui Giappone e Stati Uniti, che diventeranno il primo mercato estero di destinazione. “Il sito produttivo di Janssen Italia ha visto negli anni una progressiva e continua evoluzione. Nato nei primi anni ‘80, su una superficie di 122.000 mq, vanta una storia di innovazione e di competitività su qualità e costi di produzione, che da sempre sono un punto chiave della nostra attività – afferma Luca Fogolari, Direttore dello stabilimento di Latina – Lo stabilimento ha una spiccata vocazione all’export: solo il 15% di quanto prodotto, infatti, è rivolto al mercato italiano, il restante è indirizzato a più di 100 Paesi tra cui Giappone e Stati Uniti, che diventeranno il primo mercato estero di destinazione”.
 
L.F.

10 maggio 2011
© Riproduzione riservata

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