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Sicurezza alla guida: arriva il sedile che monitora la frequenza cardiaca


Un progetto Ford punta a incorporare sensori che non necessitano del contatto con la pelle per rilevare l’attività cardiaca. Il sistema sarà in grado di informare il guidatore in caso di problemi cardiovascolari, per esempio un infarto imminente.

15 GIU - Non è certo l’optional che si è soliti sentirsi proporre dal concessionario quando si acquista un’auto, quello messo a punto dagli ingegneri Ford. Si tratta di un sedile in grado di misurare e tenere sotto controllo il battito cardiaco del guidatore. Il progetto, sviluppato dall’European Research Centre di Aachen, in Germania, in collaborazione con il Rheinisch-Westfälische Technische Hochschule (RWTH), sfrutta speciali sensori che riconoscono gli impulsi elettrici generati dal cuore, trasformandoli in segnali che possono essere analizzati da esperti, medici, o anche da software medicali. In questo modo è possibile creare un collegamento a sistemi diagnostici remoti e con gli strumenti di sicurezza dei veicoli Ford, che in questo modo possono avvisare il guidatore di qualsiasi problema cardiovascolare, come per esempio un infarto imminente.
“Anche se si tratta di una ricerca attualmente in corso, la tecnologia di monitoraggio dell’attività cardiaca sviluppata da Ford e dall’Università di Aachen potrebbe diventare presto una rivoluzione sul piano della sicurezza”, ha spiegato Achim Lindner, medico del Ford Research Centre. “Si pensi ai soggetti a rischio cardiovascolare: potranno guidare con la sicurezza di tenere sotto controllo costante la loro condizione e, in caso di emergenza, prevenire rischi e incidenti”.
Secondo gli ingegneri Ford, la tecnologia che stanno sviluppando potrà inizialmente essere di grande beneficio per chi ha già avuto problemi cardiaci o disturbi al cuore, soprattutto per chi appartiene a fasce più in avanti con l’età.
“Il sistema sarà in grado di informare il guidatore in caso di problemi cardiovascolari, per esempio un infarto imminente, e può essere utilizzato per verificare anche i sintomi di altri disturbi e malattie,” ha spiegato Lindner. “Tutto ciò non va a beneficio del solo guidatore, ma anche di tutti gli altri utenti della strada, evitando incidenti e situazioni di pericolo”.
Il sistema di monitoraggio del battito cardiaco si basa sull’esperienza della ricerca universitaria nello sviluppo di sensori altamente avanzati, in grado di registrare anche gli impulsi più deboli senza bisogno di sensori attaccati alla pelle. “Portare i benefici di questa tecnologia in altri settori era un passo avanti naturale della nostra ricerca”, ha affermato Steffen Leonhardt, dell’Università di Aachen. E “l’auto è stata la scelta più ovvia; è un luogo dove gli occupanti passano molto tempo seduti in una posizione stabile e in un luogo che richiede pochi sforzi fisici, rendendola l’ambiente ideale per misurare l’attività cardiaca. L’incremento dell’aspettativa di vita significa anche un numero più elevato di persone, e quindi di guidatori, a rischio cardiovascolare. La possibilità di tenere sotto controllo il cuore vuol dire vantaggi tangibili sia in termini di salute che di sicurezza stradale”; ha concluso. 

15 giugno 2011
© Riproduzione riservata

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