Speciale Congresso nazionale Reumatologia/4. Obiettivo, formazione dei giovani medici sulla ricerca traslazionale
A questo punta il Master Universitario promosso dall’Università degli Studi di Trieste e sostenuto dalla Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite (Fira) della Sir che si avvia alla sua seconda edizione come annunciato a Rimini nel corso del 53° Congresso Nazionale della Società italiana di reumatologia
25 NOV - “Un’opportunità per i giovani reumatologi italiani affinché possano fornire il proprio contributo alla ricerca reumatologica italiana, nell’ottica di elevare ulteriormente gli standard di ricerca nel nostro Paese e di incrementare il numero degli studi multicentrici sulle malattie reumatiche”.
È questo l’obiettivo del Master Universitario promosso dall’Università degli Studi di Trieste e sostenuto dalla Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite (FIRA) della Società Italiana di reumatologia (Sir) che scalda motori per la seconda edizione 2016-2017 che partirà il prossimo gennaio. Ad annunciarlo
Carlomaurizio Montecucco, Presidente di FIRA Onlus, nel corso del 53° Congresso Nazionale della Società italiana di reumatologia,
Il Master nato da una proposta di Gisea (Gruppo Italiano di Studio sulla Early Arthritis) ha già premiato 6 progetti, presentati dai 14 partecipanti alla prima edizione, ritenuti tutti meritevoli del sostegno finanziario per la realizzazione del progetto.
I 14 Medici, Specialisti in Reumatologia, provenienti da tutta Italia, con i 6 progetti hanno avuto la possibilità di approfondire le basi biologiche e la clinica delle malattie reumatiche, grazie a un periodo di formazione teorica in aula, della durata di 6 settimane, durante il quale hanno affrontato alcune delle principali patologie reumatiche (artriti, connettiviti, vasculiti, patologie ossee e cartilagini, dolore, metabolismo e comorbidità) e ad un tirocinio formativo di 4 settimane.
Le malattie reumatiche sono oltre 100 e riguardano circa 1 persona su 10 in Italia. Si tratta di patologie con un forte impatto sociale, sia per prevalenza sia per gravità delle condizioni morbose, che rappresentano quindi la prima causa di disabilità temporanea. In alcuni casi specifici le malattie reumatiche sono causa di invalidità permanente, al punto che il 27% delle pensioni di invalidità nel nostro paese è dovuto a problemi reumatici.
“La reumatologia è una disciplina clinica molto complessa e variegata, anche in considerazione del numero e delle caratteristiche delle diverse malattie reumatiche – ha spiegato Montecucco – la ricerca traslazionale consente, attraverso la conoscenza approfondita delle basi biologiche cellulari e molecolari, di acquisire risultati traducibili nel miglioramento della diagnosi e della terapia di queste malattie, in particolare per quanto concerne una sempre maggiore personalizzazione delle cure”.
25 novembre 2016
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