Diabete. Roma capitale mondiale della prevenzione con l'iniziativa “Cities Changing Diabetes 2017”
Vivere nelle metropoli può aumentare il rischio di malattie legate a scorretti stili di vita, come il diabete. Per questo capitali di tutto il mondo hanno unito le loro forze per promuovere la cultura della prevenzione. L'iniziativa, realizzata in partnership tra University College London e il danese Steno Diabetes Center con il contributo di Novo Nordisk, ha lo scopo di promuovere iniziative per salvaguardare la salute dei cittadini e prevenire la malattia.
30 NOV - Sempre più persone preferiscono trasferirsi nella grandi città. Ma se da un lato possono contare su una maggiore offerta lavorativa o su una migliore qualità della vita, dall’altro sono più esposti a malattie non trasmissibili, come il diabete. Ma dalle metropoli arriva già una prima risposta per arginare il fenomeno. In pole position c’è Roma: la città eterna è stata scelta come testimonial del programma “Cities Changing Diabetes 2017”. L'iniziativa, realizzata in partnership tra University College London (UCL) e il danese Steno Diabetes Center con il contributo di Novo Nordisk, ha lo scopo di evidenziare il legame fra il diabete e le città e promuovere iniziative per salvaguardare la salute dei cittadini e prevenire la malattia.
“Nel 1960 - ha spiegato
Erik Vilstrup Lorenzen, ambasciatore di Danimarca, tra i relatori del convegno 'Sustainable cities promoting urban health' che ha annunciato l’iniziativa - un terzo della popolazione mondiale viveva nelle città. Oggi si tratta di più della metà e nel 2050 sarà il 70 per cento".
Ma cosa lega il diabete alla vita nelle grandi città? Sarebbero alcuni stili di vita ad aumentare l’incidenza di questa malattia. I dati attuali parlano chiaro: il 64% degli abitanti metropolitani soffrono di diabete. In più, i fattori di stress a cui sono sottoposti aumentano il rischio di malattie non trasmissibili come quelle cardiovascolari, l’obesità,i disturbi broncopolmonari e i tumori.
E’per questo motivo che risulta necessario puntare sulla prevenzione, soprattutto in un momento storico in cui la densità della popolazione delle grandi città è destinata ad aumentare. Gli esperti hanno scattato una fotografia globale: oltre 3 miliardi di persone nel mondo hanno scelto di vivere in città. A detenere il primato di presenze c’è Tokyo con 37 milioni di abitanti, seguita da Nuova Delhi con 22 milioni e Città del Messico a quota 20 milioni. Nell’ultimo decennio queste cifre hanno registrato una costante crescita, tanto che si stima che nel 2030, 6 persone su 10 vivranno nei grandi agglomerati urbani, nel 2050 7 su 10.
30 novembre 2016
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