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Epatite C. Primo report dopo il cambio dei criteri di accesso ai farmaci: nell’ultima settimana trattati 618 pazienti


Aifa ha pubblicato l’abituale aggiornamento settimanale dei dati di accesso ai trattamenti anti epatite C. Ma questa settimana per la prima volta i casi trattati sono suddivisi in base ai nuovi 11 criteri approvati recentemente dall’Agenzia che ampliano la platea dei potenziali pazienti a tutte le persone affette da HCV. Dall’inizio del monitoraggio (21 dicembre 2015) trattati 73.396 pazienti. I DATI.

16 MAG - L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato il primo bollettino settimanale di monitoraggio dei trattamenti con i nuovi farmaci ad azione antivirale diretta di seconda generazione (DAAs) per la cura dell’epatite C cronica raccolti dai Registri di monitoraggio AIFA con i dati relativi ai casi trattati in base ai nuovi criteri di erogazione recentemente approvati da Aifa stessa.
 
Al 15 maggio risultavano essere 75.396 i pazienti trattati dall’inizio del monitoraggio (21 dicembre 2015), di cui 618 trattati quest’ultima settimana e suddivisi in base ai nuovi criteri di accesso.
Di seguito gli 11 nuovi criteri di trattamento e sotto il grafico del numero dei casi trattati per criterio:
 
Criterio 1: Pazienti con cirrosi in classe di Child A o B e/o con HCC con risposta completa a terapie resettive chirurgiche o loco-regionali non candidabili a trapianto epatico nei quali la malattia epatica sia determinante per la prognosi.
 
Criterio 2: Epatite ricorrente HCV-RNA positiva del fegato trapiantato in paziente stabile clinicamente e con livelli ottimali di immunosoppressione.
 
Criterio 3: Epatite cronica con gravi manifestazioni extra-epatiche HCV-correlate (sindrome crioglobulinemica con danno d'organo, sindromi linfoproliferative a cellule B, insufficienza renale).
 
Criterio 4: Epatite cronica con fibrosi METAVIR F3 (o corrispondente Ishak).
 
Criterio 5: In lista per trapianto di fegato con cirrosi MELD <25 e/o con HCC all'interno dei criteri di Milano con la possibilità di una attesa in lista di almeno 2 mesi.
 
Criterio 6: Epatite cronica dopo trapianto di organo solido (non fegato) o di midollo in paziente stabile clinicamente e con livelli ottimali di immunosoppressione.
 
Criterio 7: Epatite cronica con fibrosi METAVIR F2 (o corrispondente Ishak) e/o comorbilità a rischio di progressione del danno epatico [coinfezione HBV, coinfezione HIV, malattie croniche di fegato non virali, diabete mellito in trattamento farmacologico, obesità (body mass index ≥30 kg/m2), emoglobinopatie e coagulopatie congenite].
 
Criterio 8: Epatite cronica con fibrosi METAVIR F0-F1 (o corrispondente Ishak) e/o comorbilità a rischio di progressione del danno epatico [coinfezione HBV, coinfezione HIV, malattie croniche di fegato non virali, diabete mellito in trattamento farmacologico, obesità (body mass index ≥30 kg/m2), emoglobinopatie e coagulopatie congenite].
 
Criterio 9: Operatori sanitari infetti.
 
Criterio 10: Epatite cronica o cirrosi epatica in paziente con insufficienza renale cronica in trattamento emodialitico.
 
Criterio 11: Epatite cronica nel paziente in lista d'attesa per trapianto di organo solido (non fegato) o di midollo.
 

 

16 maggio 2017
© Riproduzione riservata

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