Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 05 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Piastrine troppo alte: possibile marcatore di rischio di tumore, soprattutto nei maschi

di Maria Rita Montebelli

Lo rileva una ricerca inglese appena pubblicata su British Journal of General Practice. Lo studio, che ha analizzato un enorme data base di pazienti inglesi, ha rilevato che soprattutto nei maschi, un’elevata conta piastrinica si associa ad un maggior rischio di scoprire un tumore nell’arco dell’anno successivo. Secondo gli autori, valorizzare la trombocitosi come campanello d’allarme di un tumore, porterebbe ad anticiparne la diagnosi di circa 3 mesi.

23 MAG - Un paziente con le piastrine troppo alte all’emocromo dovrebbe, una volta escluse altre possibili cause, essere studiato in maniera approfondita perché potrebbe essere portatore di un tumore. È la conclusione alla quale giunge uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Exter.
 
Lo studio ha preso in esame 40.000 cartelle cliniche, riscontrando che l’11% dei maschi e il 6% delle femmine over-40 con trombocitosi (piastrine >400 × 109/L) hanno ricevuto una diagnosi di tumore nell’arco dell’anno successivo. Nei soggetti che, nell’arco dei sei mesi successivi a questo primo esame, avevano presentato trombocitosi anche in un secondo emocromo, il rischio di ricevere una diagnosi di tumore era ancora più elevato: + 18% nei maschi e + 10% nelle femmine.
 
Per avere un termine di paragone di quanto elevato sia questo rischio, gli autori ricordano che a livello di popolazione generale, solo l’1% delle persone sviluppa un tumore ogni anno, mentre nella coorte analizzata, a sviluppare un tumore, nell’arco dell’anno successivo all’esame, è stato il 4% dei maschi e il 2% delle femmine con trombocitosi.
 
Secondo gli autori dunque, una trombocitosi ingiustificata andrebbe considerata un campanello d’allarme di tumore e potrebbe aiutare a fare diagnosi precoce.
 
“Sappiamo che la diagnosi precoce – commenta la dottoressa Sarah Bailey dell’ Università di Exeter - è assolutamente fondamentale per la prognosi di un paziente con tumore. La nostra ricerca suggerisce che in un consistente numero di persone la diagnosi di tumore potrebbe essere anticipata anche di tre mesi, se la trombocitosi fosse valorizzata come possibile campanello d’allarme di un tumore”.
 
Lo studio è stato effettuato analizzando i dati del UK Clinical Practice Research Datalink, che raccoglie dati clinici (resi anomini) dell’8% di tutti i medici di medicina generale inglesi. Nello studio sono stati inclusi 30.000 pazienti con trombocitosi e 8.000 con conta piastrinica normale.
 
Questo studio è il primo ad aver attirato l’attenzione sulla piastrinosi come possibile nuovo indicatore di tumore e secondo gli autori aiuterà nel percorse della diagnosi precoce del tumore.
 
Maria Rita Montebelli

23 maggio 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy