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Convenzione farmacie, ieri tavolo Sisac. I protagonisti fanno il punto

di Attilia Burke

Il coordinatore Sisac Vincenzo Pomo, il presidente di Federfarma Marco Cossolo e il presidente di Assofarm Venanzio Gizzi fanno il punto sull'incontro di ieri che ha dato ufficialmente il via alle trattative tra Regioni e farmacie per la stesura della nuova Convenzione, che regolerà i rapporti tra le farmacie e il Servizio sanitario nazionale

08 SET - E' stato insediato ieri il tavolo Sisac per la nuova convenzione farmaceutica. Si apre così ufficialmente l'attività negoziale tra le Regioni, Federfarma e Assofarm, i tre protagonisti che, mettendo insieme tutte le richieste, le necessità, le iniziative e le idee discusse negli ultimi 20 anni, daranno forma concreta alla farmacia moderna. Quattro i temi al centro della nuova convenzione, tre di natura politica e uno tecnico, spiegano i rappresentanti delle parti: il coordinatore Sisac Vincenzo Pomo, il presidente di Federfarma Marco Cossolo e il presidente di Assofarm Venanzio Gizzi.

Il primo dei quattro capitoli è quello che tratta “la dispensazione dei farmaci - spiega Pomo - La nuova remunerazione per legge dev'essere fissata dall'Aifa, mentre noi ci occuperemo di definire le modalità con le quali in tutta Italia le farmacie dovranno assicurare la dpc, cioè quella parte di farmaci che comprano le Aziende sanitarie e che le aziende fanno distribuire alle farmacie”. La nota interessante è che è stato definito che, a parte la parte di lavoro di cui si occuperà Aifa, la questione dpc sarà “di esclusiva di questo tavolo - spiega Cossolo - nell'Atto di indirizzo consegnato a Pomo è scritto che la Dpc è un problema che si risolve a questo tavolo, e l'Atto prevede che, in materia di dpc, si vada verso un'uniformazione a livello nazionale. Dunque, una buona notizia. La dpc non era mai stata normata, ma coordinata estemporaneamente sulla base della 405”.

Il secondo capitolo trattato, sempre di stampo politico, è relativo alla Farmacia dei Servizi. “Qui essenzialmente bisognerebbe aspettare una legge che modifichi quella vecchia che legava l'avvio delle sperimentazioni a una modalità con le quali le Regioni dovevano dimostrare che, la remunerazione dei nuovi servizi, si faceva a costo zero, utilizzando i risparmi ottenuti da qualche altra parte”, spiega Pomo. All'interno di questo capitolo è previsto che vengano fatte anche considerazioni sulla questione dei vaccini in farmacia, “ma essendo una materia sensibile, è necessario che vi sia sintonia con ciò che scriveremo nelle altre due convenzioni che stiamo portando avanti, quella con i Mmg e quella con i pediatri”, aggiunge Pomo. Cauto anche Cossolo, secondo il quale: “Per raggiungere una popolazione così vasta, l'unica struttura così capillarmente presente sul territorio sono le farmacie, ovviamente senza che debba essere necessariamente il farmacista a svolgere l'atto pratico, cosa che peraltro la legge, ad oggi, non consente”.

Il terzo tema portante della nuova convenzione riguarda l'assistenza integrativa, mentre dal punto di vista tecnico si discuterà di “come definire il rapporto amministrativo con le aziende – spiega Pomo – Ad esempio, il modo in cui mensilmente le farmacie devono rendicontare il proprio fatturati, ovvero non più in maniera cartacea ma elettronica, con la distinta contabile mensile, e quindi anche la tempistiche con la quale le aziende devono liquidare il dovuto”.

L'insediamento è stato l'occasione in cui definire il piano organizzativo. Sono stati riconosciuti gli attori che avevano diritto a partecipare al tavolo delle trattative e “Sisac ha riconosciuto Federfarma come rappresentante dell'85% delle farmacie e Assofarm come rappresentante del 7% delle farmacie. Federfarma ha accettato che la commissione sia paritetica, ovvero che al tavolo possano sedersi 6 rappresentanti per Federfarma e 6 per Assofarm, fatto salvo che, nel momento in cui verrà presa una decisione, Federfarma peserà per l'85%”, spiega Cossolo.

Ora non resta che aspettare il 10 di ottobre, data per la quale è previsto il prossimo incontro tra le parti. “La prossima settimana ci sentiremo con Federfarma per razionalizzare i nostri lavori - spiega Gizzi - abbiamo un paio di settimane per poter fare delle proposte che verranno presentate alla Sisac e discusse a metà ottobre. Il clima è buono, c'è disponibilità a risolvere i problemi e a chiudere la convenzione nella maniera più proficua possibile”.

Attilia Burke

08 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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