Usa: calano, per la prima volta, le vendite di antibiotici per la filiera alimentare
Dal 2009, anno in cui è cominciata la raccolta dei dati, calano per la prima volta in Usa le vendite degli antibiotici impiegati nella filiera alimentare. Un mese fa, l’OMS ha sollecitato gli allevatori di tutto il mondo a raggiungere presto il “livello zero”, per evitare ulteriori sacche di farmaco-resistenza.
11 DIC -
(Reuters Health) – Secondo la U.S. Food and Drug Administration, negli USA la vendita e distribuzione di antibiotici approvati per l’uso negli animali della filiera alimentare è diminuita del 10% dal 2015 al 2016. È il primo calo nelle vendite annuali registrato dall’ente regolatorio dal 2009, anno in cui è cominciata la raccolta dei dati.
L’impegno delle grandi aziende alimentari statunitensi, come McDonald’s e Tyson Foods, a razionalizza l’uso di antibiotici sta dunque dando i suoi frutti.
A novembre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha esortato gli allevatori a eliminare completamente l’uso degli antibiotici negli animali. Si stima che il 70% degli antibiotici usati anche per combattere le infezioni umane e in chirurgia siano venduti negli Stati Uniti per essere impiegati nella filiera alimentare. Secondo la FDA nel 2016 il 6% degli antibiotici importanti dal punto di vista clinico è stato venduto per essere utilizzato nei polli, il 37% nei maiali e il 43% nei bovini.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health industry/Quotidiano Sanità)
11 dicembre 2017
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