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Nasce Fondazione Roche per sostenere la ricerca indipendente e il mondo del no profit


Ma anche per dialogare in modo aperto e continuo con le Istituzioni e individuare soluzioni innovative per favorire la salute dei pazienti. La mission della neonata Fondazione è quella di accendere i riflettori sulla persona-paziente e i suoi bisogni di salute con azioni precise, collaborazioni concrete per sostenere la tutela del diritto alla salute dei cittadini

16 GEN - Contribuire alla ricerca indipendente, dialogare in modo aperto e continuo con le Istituzioni per individuare soluzioni innovative, sostenere le associazioni di pazienti e le realtà no profit del territorio.
Sono questi i tre obiettivi della neo-costituita Fondazione Roche che ha debuttato oggi a Roma. Muovendosi sul solco dell’impegno portato avanti dall’azienda farmaceutica Roche Italia nell’ambito della salute, si è presentata però come soggetto indipendente e autonomo pronto a impegnarsi a sostenere i diritti del cittadino, della persona a 360° e i suoi bisogni di salute.
 
“La Fondazione – ha spiegato Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato di Roche Spa – nasce con un obiettivo preciso: raccogliere in maniera indipendente quelle che sono le aspettative da parte dei pazienti e dei cittadini su temi importanti come quelli della salute, aprendo un dialogo costante con le istituzioni. Abbiamo deciso di portare avanti queste istanze attraverso la Fondazione proprio per distinguere gli obiettivi di business che riguardano l’industria farmaceutica da quelli di una Fondazione che ha come core delle proprie attività, temi come la ricerca, l’equità, la lotta alle diseguaglianze. Un soggetto che possa testimoniare la vicinanza e l’ascolto alle esigenze dei pazienti”.
 
“Un ‘ponte’ tra istituzioni, privato imprenditoriale e i cittadini” ha detto Mariapia Garavaglia, Presidente di Fondazione Roche che ha voluto sottolineare il carattere di autonomia e indipendenza della Fondazione. “Ho accolto con entusiasmo questo progetto – ha detto – perché oggi più che mai l’impegno a promuovere e tutelare la salute e l’assistenza sanitaria necessita di una solida e trasparente partnership tra il pubblico e il mondo privato. Vogliamo essere servizio di formazione, informazione e promozione stando sempre dalla parte del paziente. Sono convinta che facendo leva sui principi ispiratori di sussidiarietà, equità e sostenibilità, Fondazione Roche potrà quindi dare un grande contributo alla sfida dell’universalismo che è già in corso”.
 
Da oltre un secolo il Gruppo Roche (Roche S.p.A., Roche Diagnostics S.p.A. e Roche Diabetes Care S.p.A.), che quest’anno celebra i suoi 120 anni in Italia, si è contraddistinto per gli investimenti in ricerca scientifica e per le iniziative concrete a sostegno del territorio. Di fronte alle continue crescenti sfide alla sostenibilità di un sistema sanitario che per dimensioni di pazienti, articolazione del territorio, diversificazione di patologie e di soluzioni terapeutiche è chiamato ad affrontare sempre maggiori difficoltà, la Fondazione Roche vuole porsi come interlocutore e player innovativo e concreto. “Abbiamo pensato alla Fondazione anche ripensando il Ssn che celebra quest’anno il suo quarantennale – ha aggiunto de Cicco – in questo lungo percorso tante cose sono cambiate, per questo riteniamo che non solo sia doveroso rimettere al centro il paziente, ma anche ripensare in maniera prospettica quelle che sono le sfide future”.
 
Insomma, il focus è quello di stimolare una riflessione sulle esigenze di salute del Paese e sui diritti dei cittadini. “Entriamo per la prima volta nel terzo settore dove vogliamo avere un ruolo – ha commentato Fausto Massimino, Direttore Generale di Fondazione Roche – vogliamo aprire un dibattito istituzionale e valutare come e quanto i diritti dei pazienti sono tutelati, questo significa guardare ai pazienti come persona. Oggi grazie al bagaglio ricco di conoscenze, iniziative e attività che abbiamo raccolto in questo lungo percorso, abbiamo deciso di rafforzare l’impegno del Gruppo Roche, che da 120 anni opera con integrità, coraggio e passione al fianco degli italiani e dei pazienti, per generare valore condiviso nella società, dando vita ad una voce capace di garantire indipendenza, focus e continuità d’azione, in modo da contribuire alla riflessione sulle esigenze di salute sempre crescenti del Paese e sui diritti dei cittadini”.
 
Saranno quattro le aree di intervento sulle quali la neonata Fondazione punterà i riflettori per sostenete la persona-paziente e i suoi bisogni di salute.
 
In primis quello della ricerca, sostenendo in particolare quella indipendente laddove ci sono bisogni insoddisfatti. Non solo, la Fondazione si impegnerà nella promozione della formazione in campo scientifico degli enti di ricerca indipendenti e non-profit. “Roche ha investito da sempre in R&S – ha spiegato Francesco Frattini, Segretario generale di Fondazione Roche – per questo metteremo a disposizione il nostro expertise per portare avanti la ricerca indipendente con borse di studio per ricercatori”
 
La seconda area riguarda Persona. Obiettivo della Fondazione Roche sarà quello di porsi come interlocutore credibile ed autorevole per farsi carico dei bisogni di prevenzione, diagnosi, cura ed assistenza dei cittadini con le istituzioni e le associazioni di pazienti, per superare le possibili limitazioni dei diritti del cittadino (soprattutto se in una condizione di disabilità e fragilità);
 
Ci sono poi le Istituzioni con le quali la Fondazione intende facilitare un confronto costante per individuare soluzioni innovative per la tutela del cittadino in materia di salute. Sarà perciò avviato un progetto principe che mira a celebrare, con una revisione critica i 40 anni del Ssn per vedere se i principi sui quali è stato fondato sono ancora presenti.
 
Ultima area è quella della Comunità. La sfida è quella di agire come leva dell’innovazione sociale, per rispondere ai bisogni delle persone e ridurre le aree di disagio, con focus particolare al sostegno delle organizzazioni non-profit a beneficio della collettività. “Stiamo iniziando a lavorare con Banco alimentare e con Banco farmaceutico – ha spiegato Frattini – ma tra gli obiettivi futuri c’è anche quello di lavorare su alcuni grandi temi come ad esempio quello della terra dei fuochi”.
 

16 gennaio 2018
© Riproduzione riservata

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