Nuovo sistema miniaturizzato libera farmaci nel cervello con precisione millimetrica
di Will Boggs
E’ stato battezzato MiNDS, un sistema miniaturizzato, situato all’interno di un sottile ago in acciaio, capace di rilasciare con estrema precisione farmaci, e non solo, all’interno del cervello. Gli ideatori, un gruppo di studiosi statunitensi, hanno scoperto molte altre potenzialità terapeutiche e diagnostiche dell’innovativa metodica
02 FEB -
(Reuters Health) - Un sistema miniaturizzato messo a punto per liberare farmaci nel cervello con precisione millimetrica: si tratta di una innovativa strumentazione di dimensioni molto ridotte capace di erogare, con estrema precisione, volumi di farmaco inferiori al millimetro cubo nelle aree cerebrali, riferiscono i ricercatori statunitensi i cui studi in merito sono pubblicati sulla rivista Translational Medicine. “La somministrazione locale di farmaci nelle diverse aree del cervello non solo è fattibile, ma potrebbe persino trovare impiego per il trattamento di condizioni croniche - spiegano
Michael J. Cima e colleghi del Massachusetts Institute of Technology - Questo sistema a rilascio controllato da ‘remoto’ potrà consentire la somministrazione mirata di più farmaci con tossicità sistemica minima e tempi di terapia ridotti”.
Il sistema MiNDS
Il team di Cima ha descritto il sistema miniaturizzato messo a punto per il rilascio di farmaci a livello neuronale, che è stato battezzato MiNDS, e relativi studi condotti su modelli animali. Il dispositivo è costituito da un elettrodo (75 micrometri di diametro) e due canali all'interno di un allineatore protettivo, il tutto contenuto all'interno di un ago in acciaio inossidabile inciso. Il MiNDS è in grado di erogare quantità di microlitro e di nanolitro di farmaco nel cervello di topolini, inducendo cambiamenti comportamentali rilevanti e fornendo risultati ripetibili, mentre contemporaneamente registrava l'attività neuronale tramite elettroencefalogramma. Esperimenti simili nelle scimmie di macaco Rhesus, hanno confermato la capacità del device di rilasciare il farmaco in maniera precisa e localizzata.
Le potenzialità
“La caratteristica fondamentale del MiNDS, vale a dire la precisione e la personalizzazione, potrebbe aprire le porte a nuove vie di somministrazione non solo di sostanze chimiche, come i farmaci, ma anche di energia ad altri organi oltre al cervello, con una risoluzione spazio-temporale localizzata”, hanno dichiarato gli autori dello studio. Ad esempio, l'optogenetica dei nervi periferici, unita all'interazione elettrica e chimica, potrebbe essere ottenuta attraverso un singolo impianto con un MiNDS.
“Un altro potenziale utilizzo del MiNDS potrebbe essere la somministrazione mirata di chemioterapici nei diversi siti tumorali - hanno ipotizzato gli studiosi - le capacità multimodali consentirebbero indagini più approfondite sulla patologia neurologica in vivo, nonché un nuovo sistema di sperimentazione per la ricerca e lo sviluppo di farmaci”. Tre dei 12 autori, tra cui il dottor Cima, hanno fatto domanda per ottenere il brevetto dei sistemi e metodi per il rilascio di farmaci neurali e la modulazione dell'attività cerebrale.
Fonte: Sci Transl Med
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
02 febbraio 2018
© Riproduzione riservata
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