Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Deficit attenzione e iperattività. In un vecchio farmaco una possibile causa

di Lisa Rapapor

Tra il 1938 e il 1971, milioni di donne americane hanno assunto il dietilstilbestrolo, un farmaco messo a punto per prevenire aborto spontaneo e parto prematuro. L’analisi dei dati relativi a oltre 47 mila donne hanno evidenziato come la diagnosi di ADHD fosse più frequente tra i nati dalle donne che avevano assunto questo farmaco.

23 MAG - (Reuters Health) – Il dietilstilbestrolo (DES), un farmaco ad azione estrogenica, messo a punto per prevenire aborto spontaneo e parto prematuro e poi ritirato decenni fa, potrebbe indurre effetti collaterali che persistono per generazioni. Secondo un recente studio pubblicato su JAMA Pediatrics, infatti, i nipoti delle donne che hanno assunto questo farmaco avrebbero il 36% in più di probabilità di avere una diagnosi di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Probabilità che arrivano al 63% se il medicinale è stato assunto nel primo trimestre di gravidanza. Tutto questo emerge da una ricerca coordinata da Marianthi-Anna Kioumourtzoglou della Columbia University di New York.
 
Il dato storico. Fino a dieci milioni di donne americane potrebbero aver usato il farmaco tra il 1938 e il 1971, quando fu bandito dopo che il suo uso era stato collegato a un aumento di tumori vaginali tra le figlie di chi aveva usato questo medicinale. Una serie di problemi di salute, tra cui autismo, ADHD, obesità, diabete, disturbi cardiaci e vascolari ed endometriosi, sono stati collegati all’esposizione a interferenti endocrini. Il DES, in particolare, è stato collegato a ritardi nel ciclo mestruale tra le nipoti delle donne che avevano usato questa sostanza in gravidanza.
 
Lo studioI ricercatori hanno raccolto i dati relativi a 47.540 donne di cui 861, pari all’1,8%, aveva assunto il DES in gravidanza. Complessivamente, il 7,7% dei nipoti delle donne che avevano assunto questa sostanza in fase di gestazione hanno avuto una diagnosi di ADHD, contro il 5,2% di nipoti di donne che non l’avevano assunta. Un aumento del rischio evidente sia tra i maschi, sia tra le femmine. Questi risultati si aggiungono a un crescente numero di prove che suggeriscono che l’esposizione al DES e ad altre sostanze.
 
Fonte: JAMA Pediatrics
 
Lisa Rapaport
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

23 maggio 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy