Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 29 MARZO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Social media e adolescenti: esperienze negative superano le positive


Uno studio americano ha messo in evidenza la stretta correlazione tra esperienze negative vissute sui social e depressione negli adolescenti. Un rapporto sbilanciato a “favore” della depressione: a un 10% di esperienze negative corrisponde un aumento del 20% del rischio di depressione

21 GIU - (Reuters Health)– Per ogni aumento del 10% delle esperienza negative sul social network vissute da uno studente, ci sarebbe un aumento del 20% della probabilità di soffrire di sintomi depressivi. Viceversa, ogni aumento del 10% di interazioni positive sui social è associato solo a un calo del 4% dei sintomi depressivi. A suggerirlo è uno studio guidato da Brian Primack, del Center for Research on Media, Technology and Health dell’Università di Pittsburgh, negli USA. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Depression and Anxiety.
 
Lo studio
I ricercatori hanno intervistato 1.179 studenti universitari e laureati, di età compresa tra 18 e 30 anni, dell’Università della Virginia Occidentale. Ai giovani, Primack e colleghi hanno chiesto di stimare quale percentuale delle interazioni sui social fossero mediamente positive o negative.
 
Inoltre, hanno valutato i sintomi depressivi usando il questionario standardizzato Patient-Reported Outcomes Measurement Information System (PROMIS). E ai partecipanti è stato chiesto con quale frequenza negli ultimi sette giorni si fossero sentiti disperati, inutili, impotenti o depressi. Il 62% del campione era costituito da donne e circa la metà era single e ancora, quasi uno su due aveva almeno 20 anni.
 
I risultati ottenuti, secondo quanto dichiarato da Primack, “non sono diversi rispetto a ciò che accade normalmente, in cui le cose negative che viviamo contano più di quelle positive”. Lo studio di Primack, comunque, non è il primo a valutare cosa pensano gli adolescenti dei social media.
 
Una ricerca pubblicata il mese scorso dal Pew Research Center, ha evidenziato che per il 33% degli adolescenti, l’impatto dei social media è per lo più positivo, il 24% lo ha descritto come negativo e il 45% ritiene che i social media non abbiano effetti né positivi né negativi.
 
E secondo Aaron Smith, coautore di quest’ultimo studio, l’impatto negativo dei social sarebbe dovuto, tra le altre cose, al bullismo.
 
Michael Schoenbaum, del National Institute of Mental Health, ha invece dichiarato che “ci sono molte domande importanti sul ruolo dei social media nelle nostre vite a livello psicologico e in particolare sull’effetto che i social hanno su persone con un disagio psicologico o vulnerabili e non credo che questo studio risponda a tutte queste domande”, ha sottolineato l’esperto.
 
Fonte: Depression and Anxiety, 2018
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popsci)

21 giugno 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy