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Aids. I farmaci antiretrovirali prevengono la trasmissione sessuale dell’Hiv, sia nelle coppie gay che in quelle etero

di Kate Kelland

Chi è positivo all’Hiv e assume farmaci antiretrovirali per sopprimere il virus non lo trasmette al suo partner sieronegativo durante rapporti sessuali non protetti. Su quasi 1.000 coppie omosessuali sono stati rilevati zero casi. I risultati pubblicati ieri da Lancet si aggiungono a quelli ottenuti in una fase precedente dello studio, che aveva esaminato il rischio di trasmissione dell’HIV nelle coppie eterosessuali sierodifferenti nelle stesse circostanze. Anche in questo caso era stato rilevato un rischio pari a zero

03 MAG - (Reuters Health) – Uno studio europeo condotto su quasi 1.000 coppie di uomini gay che hanno avuto rapporti non protetti – con un partner affetto da HIV e sotto terapia con farmaci antiretrovirali (ART) – ha riscontrato che il trattamento è in grado di prevenire la trasmissione sessuale del virus. Dopo otto anni di follow-up delle coppie sierodifferenti, i ricercatori non hanno rilevato casi di trasmissione di HIV all’interno delle coppie.

"I nostri risultati forniscono evidenze certe agli uomini gay che il rischio di trasmissione dell’HIV con la terapia antiretrovirale soppressiva è pari a zero”, dice Alison Rodger, docente presso lo University College London, che ha co-condotto la ricerca. Rodger ha sottolineato che questo “messaggio forte” potrebbe contribuire ad arrestare la pandemia di HIV prevenendo la trasmissione del virus in popolazioni ad alto rischio. Soltanto all’interno dello studio, ad esempio, i ricercatori stimano che la terapia antiretrovirale soppressiva abbia prevenuto circa 472 trasmissioni di HIV in otto anni.

Lo studio, pubblicato sulla rivista medica Lancet il 2 maggio, ha valutato il rischio di trasmissione dell’HIV in coppie di uomini gay sierodifferenti – in cui un partner era HIV-positivo e uno HIV-negativo – che non usano il preservativo. I risultati pubblicati ieri da Lancet si aggiungono a quelli ottenuti in una fase precedente dello studio, che aveva esaminato il rischio di trasmissione dell’HIV nelle coppie eterosessuali sierodifferenti nelle stesse circostanze. Anche in questo caso era stato rilevato un rischio pari a zero.

Anche se 15 uomini delle 972 coppie gay in questa fase hanno contratto l’HIV negli otto anni di follow-up, i test genetici hanno mostrato che le loro infezioni provenivano da ceppi di HIV acquisiti da un altro partner sessuale.

Rachel Baggaley, coordinatrice della prevenzione e dei test per l’HIV presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dichiarato che quest’ultimo studio “si aggiunge alle evidenze chiare e coerenti” che la trasmissione dell’HIV ai partner sessuali non avviene quando una persona con HIV è sotto terapia antiretrovirale (ART) e il virus è soppresso. "Un crescente accesso ai test per l’HIV e alla ART rimane fondamentale per le persone ed è centrale per la risposta pubblica all’HIV”, conclude Baggaley.

Fonte: Lancet 2019

Kate Kelland

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) 

03 maggio 2019
© Riproduzione riservata

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