Coronavirus. I contagi in Italia salgono a 229. Sei i morti. Borrelli: “Situazione sicura, si può venire tranquillamente in Italia”
Questi i dati ufficiali comunicati dal capo della Protezione Civile nonché commissario per l’emergenza Angelo Borrelli alle ore 18. In Lombardia 172 positivi, 33 in Veneto, 18 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte e 3 nel Lazio. Fino ad oggi sono decedute sei persone. Confermato che i focolai restano quelli originali del lodigiano e del comune di Vò in provincia di Padova e che al momento non ne sono stati evidenziati altri.
24 FEB - Sale ancora in serata (ultimo aggiornamento della Protezione Civile alle ore 18.00) il numero delle persone contagiate dal nuovo coronavirus in Italia: sono 229 le persone positive di cui sei sono decedute gli ultimi decessi sono di un uomo di 88 anni originario di Caselle Landi in provincia di Lodi e di un uomo di 75 anni di Castiglione d’Adda entrambi con gravi patologie pregresse) e una è guarita. Rispetto all’aggiornamento delle 12 si registrano 10 casi in più.
Questa la situazione regionale: 172 casi in Lombardia (5 persone decedute): 33 in Veneto (con una persona deceduta); 18 in Emilia Romagna; 3 in Piemonte (una in meno rispetto al bollettino delle ore 12 dato che un test è risultato negativo) e 3 nel Lazio (di cui uno guarito).
Delle 222 persone positive, né decedute né guarite, 101 sono ricoverate con sintomi, 27 in terapia intensiva e 94 in isolamento domiciliare senza particolari esigenze di cure.
Il capo della Protezione civile e commissario per l’emergenza Angelo Borrelli ha confermato che i focolai confermati restano quelli originali del lodigiano e del comune di Vò in provincia di Padova e che al momento non ne sono stati evidenziati altri.
Il capo della Protezione civile ha poi rassicurato i paesi esteri. “In Italia si è cercato di arginare il virus con le misure maggiormente precauzionali. In Italia la situazione è sicura e si può venire tranquillamente”.
Per quanto riguarda la carenza di tamponi Borrelli ha evidenziato come sia stata “segnalata un’esigenza di approvvigionamento ma non ci sono difficoltà”.