Coronavirus. Iardino (The Bridge): “Gente nel panico anche per caos nella comunicazione”
La presidente della Fondazione The Bridg annuncia un'analisi a cui sta lavorando la Fondazione per valutare gli effetti della comunicazione sulle persone. "A chi dobbiamo credere, ci si chiede". Dai primi riscontri emergerebbe "una psicosi da informazione. C'è un'onda di panico che da Milano sta attraversando tutto lo Stivale orientata dal sentimento maggiore in circolazione: la non fiducia. La gente non si fida e, di conseguenza, decide di muoversi in autonomia".
25 FEB - "E' l'incertezza sulla malattia a gettare la gente nel panico. Non si sa più a chi credere. Non c'è un coordinamento su come comunicare e così nasce il complottismo". Lo afferma
Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge, in un'intervista al quotidiano
Il Tempo.
Iardino annuncia un'analisi a cui sta lavorando la Fondazione The Bridge, secondo la quale l'emergenza Coronavirus "ha fatto scattare una psicosi da informazione. C'è un'onda di panico che da Milano sta attraversando tutto lo Stivale orientata dal sentimento maggiore in circolazione: la non fiducia. La gente non si fida e, di conseguenza, decide di muoversi in autonomia".
"A chi dobbiamo credere, ci si chiede. I social - spiega Iardino - si trasformano in un grande gruppo di auto-aiuto in cui ognuno esprime il proprio sentimento. Dai primi risultati della nostra analisi si evince che sul web i giovanissimi sono quelli che l'hanno presa con più ironia, mentre nelle fasce d'età dai trent'anni in su in molti urlano al complotto".
25 febbraio 2020
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