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Coronavirus. Indagine The Bridge: 80% dei milanesi sono spaventati. Per 76% le notizie sono inadeguate


Per oltre 1 intervistato su 5, infatti, le informazioni sono state poco chiare (21%) o addirittura contraddittorie (22%). L’indagine realizzata da Datanalysis è stata effettuata un campione di 500 cittadini residenti a Milano e nella Città Metropolitana. Inardino: “In momenti come questo serve un vero coordinamento su come comunicare e una linea unica da parte di tutte le istituzioni interessate”

28 FEB - L’80% dei milanesi si dice spaventata dal Coronavirus e soltanto il 24% ritiene che le notizie fornite sull’emergenza siano chiare ed esaustive. Per oltre 1 intervistato su 5, infatti, le informazioni fino ad oggi sono state poco chiare (21%) o addirittura contraddittorie (22%). Inoltre, il 39% degli intervistati rivela di attingere dai social media le notizie che considera più sicure, mentre soltanto il 19% si affida alle fonti istituzionali e alle dichiarazioni ufficiali.

Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine realizzata da Datanalysis, Istituto di ricerche demoscopiche nell’area Salute , per conto della Fondazione The Bridge effettuata nei giorni 25-27 febbraio su un campione di 500 cittadini residenti a Milano e nella Città Metropolitana, dai 18 agli over 60 anni.
 
Il sondaggio - si legge nell’analisi della Fondazione - è stato creato per allargare l’ambito di osservazione passando dagli aspetti prettamente sanitari all’importanza dei fattori legati al vissuto, alla percezione e alle reazioni delle persone in situazioni emergenziali legate alla diffusione di malattie infettive. Non è un caso che il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) abbia dedicato un settore del suo lavoro di comunicazione alla cosiddetta “Emergency Preparedness and Response”; per aiutare anche i cittadini a comprendere il fenomeno di un eventuale contagio e la gestione dello stesso, in sinergia e con l’aiuto dell’apparato sociosanitario, assistenziale ed istituzionale di crisi.
 

“Nell’epoca delle fake news e dei facili allarmismi, questa indagine evidenzia alcuni dati molto preoccupanti – afferma Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge – l’idea che la maggior parte degli intervistati consideri più sicure le notizie che circolano sui social media rispetto alle dichiarazioni ufficiali di rappresentanti delle Istituzioni, medici ed esperti ci rivela come questa emergenza abbia scatenato una vera e propria psicosi da informazione. La gente non sa più a chi credere, non si fida delle versioni ufficiali, abbocca alle teorie complottiste, trasforma i social in un grande gruppo di auto-aiuto in cui ognuno esprime il proprio sentimento, al di là di competenze e preparazione. Tutto questo nasce anche per la continua perdita di credibilità da parte della classe politica e di alcuni rappresentanti delle istituzioni. In momenti come questo serve un vero coordinamento su come comunicare e una linea unica da parte di tutte le istituzioni interessate”.

Vediamo i risultati dell’indagine realizzata da Datanalysis per Fondazione The Bridge Milanesi e Coronavirus. Percezione e Conoscenze”

Il Coronavirus (Covid-19) ti sta spaventando:
1. Moltissimo 5%
2. Molto 32%
3. Abbastanza 43%
4. Poco 11%
5. Per niente 9%
 
Trovi che le notizie sul Coronavirus (Covid-19) siano utili:
1. Moltissimo 9%
2. Molto 26%
3. Abbastanza 45%
4. Poco 17%
5. Per niente 3%
 
Trovi che le notizie sul Coronavirus (Covid-19) siano:
1. Chiare ed esaustive 24%
2. Chiare ma non abbastanza esaustive 33%
3. Poco chiare 21%
4. Contradditorie 22%
 
Da quali fonti attingi per avere notizie che pensi siano più sicure?
1. Amici/parenti/conoscenti 12%
2. Social media 39%
3. Media/Stampa 30%
4. Conferenze stampa/dichiarazioni/fonti istituzionali 19%
 
Quali sono i sintomi del Coronavirus (COVID-19)?
1. Tosse 28%
2. Raffreddore 15%
3. Febbre 24%
4. Fiato corto 3%
5. Vomito 2%
6. Problemi gastrointestinali 8%
7. Brividi 9%%
8. Mal di testa 10%
9. Mal di schiena 1%
 
Stai prendendo precauzioni particolari?
1. Sì 91%
2. No 9%

Se hai risposto Sì alla domanda precedente, quali precauzioni hai adottato?
1. Sto a casa 7%
2. Utilizzo disinfettanti, mi lavo le mani e seguo le norme igieniche con più attenzione 29%
3. Utilizzo mascherina e guanti 31%
4. Evito luoghi affollati/non prendo più i mezzi pubblici 22%
5. Tutte le precauzioni di cui sopra 9%
6. Nessuna delle precauzioni di cui sopra 2%

Se sei rimasto/a in casa invece di recarti al posto di lavoro, è stata:
1. Una tua scelta 29%
2. Una decisione dell’azienda di cui sei dipendente 42%
3. Una decisione dell’ufficio pubblico di cui sei dipendente 10%
4. Una scelta legata al fatto di essere pensionata/o 19%

La chiusura degli asili e delle scuole ha creato problemi nella gestione della tua quotidianità?
1. Sì, ho dei figli e lavorando non so come occuparmi di loro 15%
2. Sì, ho dei figli e lavorando ho dovuto chiedere aiuto per la loro gestione 22%
3. Sì, ho figli ma sono a casa dal lavoro e posso occuparmene 25%
4. No, non ho figli 21%
5. No, ormai ho figli grandi autosufficienti 17%

Pensi che i prodotti provenienti dalla Cina siano pericolosi?
1. Sì 24%
2. No 76%

A chi dovresti rivolgerti nel caso avessi i sintomi di una influenza in questo periodo?
1. Al Pronto Soccorso 9%
2. Al Medico Curante/al Pediatra Curante/al Medico di Continuità assistenziale 66%
3. Al 112 o ad altri numeri indicati dal Ministero e dalla tua Regione 25%

Esiste un trattamento per il Covid-19?
1. Sì, ed è un antibiotico 4%
2. Sì, ed è un vaccino 7%
3. No, al momento non vi è alcun trattamento specifico 89%
 

28 febbraio 2020
© Riproduzione riservata

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