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Coronavirus e adolescenti. In un video i “cinque motivi per stare in casa” proposti dai medici


"1. Non voglio contagiare gli amici e chi mi sta intorno. 2. Non voglio tornare nella mia città di origine, Palermo, per non rischiare contagiare la mia famiglia. 3. Con gli amici basta mandarsi messaggi e telefonarsi. 4. Credo in una Italia solidale. 5. Ho scoperto la lettura, la scrittura e soprattutto la pittura. Mi sto divertendo tantissimo!”. Queste le motivazioni elencate dalla testimonial Chiara Chiavetta, attrice palermitana trapiantata a Bologna. Che lancia un appello ai giovani e anche una “sfida”: “Raccontateci i  5 moviti per cui avete scelto la quarantena volontaria”.

12 MAR - Le nuove misure del governo contro l’emergenza Covid-19, sono chiare e forti: è indispensabile un intervento veloce e incisivo su scala nazionale di “contenimento rafforzato” della diffusione dei contagi, trasformando l’Italia intera in “zona protetta”. Per far questo è necessario che il popolo faccia un appello collettivo al proprio senso di responsabilità, impegnandosi nello sforzo di rinunciare alle proprie abitudini e “restare a casa”, per appiattire e poi diminuire la curva epidemica nelle Regioni del Nord, ed evitarne l’allargamento al resto del Paese. Poiché i giovani e i giovanissimi rappresentano la fascia più resistente a restare in casa, la Società italiana di medicina dell’adolescenza (Sima) ha pensato di rivolgersi proprio a loro con un video che si presenta sottoforma di una sorta di sfida, per convincerli a “stare in casa”.
 
“Io ho trovato cinque buoni motivi per restarmene a casa e combattere così la diffusione del Coronavirus, provate a trovarli anche voi!”, dice la giovane protagonista del video l’attrice Chiara Chiavetta, palermitana trapiantata a Bologna, laureata in Pedagogia Teatrale.

"1. Non voglio contagiare amici e chi mi sta intorno. 2. Non voglio tornare nella mia città di origine, Palermo, per non rischiare contagiare la mia famiglia. 3. Con gli amici basta mandarsi messaggi e telefonarsi. 4. Credo in una Italia solidale. 5. Mi piace stare in casa! Ho scoperto la lettura, la scrittura e soprattutto la pittura. Mi sto divertendo tantissimo!”. Questi, in sintesi, i motivi elencati da Chiara Chiavetta. Che lancia anche un appello e un invito ai giovani in ascolto: “State a casa e, se vi va, fateci conoscere i vostri 5 muoviti per cui avete scelto la quarantena volontaria”.
 
“In assenza di vaccini o terapie specifiche - ribadisce la dottoressa Gabriella Pozzobon, pediatra dell’Ospedale San Raffaele di Milano e presidente Sima, in una nota associata alla diffusione del video - le misure individuali di mantenere le distanze interpersonali costituiscono l’unico mezzo valido per contrastare il virus. E’ necessario che i nostri ragazzi, adeguatamente informati e sensibilizzati, acquisiscano interiormente il significato profondo di aderire al ‘patto’ con le istituzioni per il bene di tutti, consapevoli che ognuno di noi può fare, nel suo piccolo, la sua fondamentale parte. Come insegna l’esperienza della Cina, il controllo dell’epidemia in Italia nei prossimi giorni e settimane dipenderà da quanto queste misure saranno applicate e funzioneranno”.
 

12 marzo 2020
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