Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 12 DICEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Sars-CoV-2 infetta anche le cellule epiteliali intestinali


Il virus che causa il Covid-19 può colpire direttamente le cellule che rivestono l’intestino. È quanto emerge da uno studio condotto in Olanda e pubblicato da Science. Una scoperta particolarmente importante, che avvalora l’ipotesi di una seconda possibile via di trasmissione del virus: quella oro-fecale.

08 MAG - (Reuters Health) – SARS-CoV-2, il coronavirus che causa il Covid-19, infetta gli enterociti negli organoidi intestinali. Un meccanismo che, oltre alla via respiratoria dominante, fa ipotizzare una possibilità di trasmissione del virus, quella oro-fecale. L’evidenza emerge da uno studio condotto da ricercatori della Royal Netherlands Academy of Arts and Sciences e University Medical Center di Utrecht, coordinati da Hans Clevers.
 
“I risultati del nostro studio confermano i sospetti descritti in numerosi documenti clinici su pazienti, in particolare bambini, con sintomi gastrointestinali – dice Hans Clevers – Il virus può colpire direttamente il rivestimento dell’intestino”.

Lo studio
Clevers e colleghi hanno studiato la capacità di SARS-CoV-2 di infettare gli enterociti intestinali umani mediante gli organoidi intestinali.
Questi enterociti sono stati infettati da SARS-CoV-2 e da SARS-CoV, il virus associato all’epidemia di Sars del 2003, come dimostrato dalla microscopia confocale ed elettronica.

I ricercatori hanno rinvenuto particelle virali sia sul lato basolaterale che apicale degli enterociti. L’infezione di queste cellule con SARS-CoV-2 ha provocato una serie di citochine e geni stimolati dall’interferone, un fenomeno che è stato segnalato in infezioni causate da altri virus.
SARS-CoV-2 ha indotto una risposta più forte dell’interferone in questi organoidi rispetto al virus della SARS.

I tassi di infezione erano simili nei precursori degli enterociti e negli enterociti stessi.

L’espressione dell’enzima Ace2, utilizzato da SARS-CoV-2 per infettare le cellule, aumenta di circa 1.000 volte dopo la differenziazione; ciò suggerisce che bassi livelli di Ace2 possano essere sufficienti per l’ingresso del virus nel rivestimento dell’intestino.

“Questo studio è il primo a confermare l’ingresso attivo della SARS -CoV-2 nell’enterocita – osserva Klaus Moenkemueller della Ameos Klinikum di Halberstadt, in Germania- Sorprendentemente, gli autori hanno anche rilevato l’invasione virale sia sul lato apicale che su quello basolaterale. L’intestino tenue probabilmente rappresenta un importante sito di ingresso per SARS-CoV-2, sia dal lato luminale sia attraverso la circolazione”.

“Il rapporto ci avvicina alla comprensione dell’invasività e del tropismo della SARS-CoV-2 – conclude il clinico tedesco -dimostrando che è probabilmente un virus entero-respiratorio, come altri coronavirus”.

Fonte: Science

Will Boggs
 
(Versione italiana Daily Health Industry)

08 maggio 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy