Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Sanguinamento nella Fibrillazione Atriale. Nuove importanti evidenze per edoxaban


Edoxaban - inibitore diretto del fattore Xa di Daichii Sankyo – ha fatto registrare, dopo un anno di follow up, una bassa incidenza di ictus, embolia sistemica e sanguinamento maggiore nei pazienti con Fibrilliazione Atriale trattati. L’evidenza emerge dallo studio ETNA-AF-Europe (Edoxaban Treatment in routiNe clinical prActice in patients with nonvalvular Atrial Fibrillation), i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista European Heart Journal – Cardiovascular Pharmacotherapy. 

01 SET - Dopo un anno di follow up, nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare trattati con edoxaban nella pratica clinica quotidiana, è stata registrata una bassa incidenza di ictus, embolia sistemica e sanguinamento maggiore.

L’evidenza emerge dallo studio ETNA-AF-Europe (Edoxaban Treatment in routiNe clinical prActice in patients with nonvalvular Atrial Fibrillation), i cui risultati sono stati appena pubblicati dalla rivista European Heart Journal – Cardiovascular Pharmacotherapy. Si rafforzano così le evidenze scientifiche sulla sicurezza e l’efficacia di edoxaban anche per i pazienti più fragili. Edoxaban è un inibitore diretto del fattore Xa di Daichii Sankyo.

I dati pubblicati evidenziano i risultati della pratica clinica quotidiana specifici dell’Europa, che indicano che l’incidenza di ictus, embolia sistemica e sanguinamento maggiore è considerata bassa in una vasta coorte non selezionata di pazienti ad alto rischio con Fibrillazione Atriale,sottoposti a trattamento con edoxaban.

ETNA-AF è uno studio osservazionale, multinazionale, multicentrico, post-autorizzazione, condotto su 13.092 pazienti europei. A oggi è il più grande studio prospettico, non interventistico, che studia un singolo anticoagulante orale non antagonista della vitamina K (NAO) in pazienti con fibrillazione atriale valvolare (FANV).

“I risultati rilevati in ETNA-AF-Europa ora completano quelli riportati da altri studi osservazionali con gli altri NAO. I punti di forza di questo studio includono l’ampia dimensione del campione, una durata di 4 anni, il disegno prospettico, un contesto internazionale che comprende 10 Paesi e la mancanza di espliciti criteri di esclusione”, spiega Paulus Kirchhof, direttore del Dipartimento di Cardiologia dell’ University Heart and Vascular Centre UKE di Amburgo e professore di Medicina Cardiovascolare dell’ Institute of Cardiovascular Sciences presso l’Università di Birmingham, “ La bassa incidenza di ictus, sanguinamento maggiore e morte dimostrano che l’anticoagulazione con edoxaban, in linea con quanto osservato con gli altri NAO, è uno strumento efficace per ridurre esiti seri nei pazienti con fibrillazione atriale.”

 
I dati
L’incidenza complessiva di emorragia maggiore, ictus ed embolia sistemica, nonché di mortalità per tutte le cause, è stata considerata bassa e crescente in modo lineare nel periodo di follow-up di un anno.
• Eventi emorragici maggiori sono stati segnalati in 132 pazienti (1,05% / anno), di cui 51 (0,4%/anno) erano gastrointestinali e 30 (0,2% / anno) intracranici.
• Ictus o embolia sistemica si sono verificati in 103 pazienti (0,82% /anno).
• In totale, 442 pazienti sono deceduti (3,5% / anno), di cui 206 pazienti (1,63% / anno) sono deceduti per cause cardiovascolari.

I risultati osservati in ETNA-AF-Europe sono in linea con quelli della coorte di etnia non asiatica dello studio ENGAGE AF-TIMI 48. Compresi quelli di ETNA-AF-Europe, i dati raccolti finora rafforzano la capacità di edoxaban di migliorare gli outcome nei pazienti anziani e fragili.

In particolare, l’interruzione permanente a un anno è stata relativamente bassa (9,1%) rispetto ad altri registri (ad esempio in uno studio simile di sicurezza post-autorizzazione (PASS) con un differente NAO, è stata rilevata un’interruzione del 20,1% a 1 anno).

Il più ampio programma globale ETNA-AF ha raccolto finora dati da 24.962 pazienti in 2.242 siti in Giappone, Corea/ Taiwan ed Europa. Il trial è parte del programma di ricerca clinica Edoxaban, EDOSURE, che include oltre 10 studi randomizzati e controllati, registri e studi clinici non randomizzati.

01 settembre 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy