Covid. AstraZeneca: “In Italia 20 mln dosi nel 2° trimestre. Pronti a cedere licenza produzione”. E su limite età: “In contatto con Aifa per utilizzo anche su over 65”
L'obiettivo è per il 2021 di 300 milioni in Europa di cui 40 per l'Italia". Così Lorenzo Wittum, amministratore delegato e presidente di AstraZeneca Italia a Sky Tg24 conferma l'obiettivo previsto dal piano vaccinale. E sulla licenza di produzione: "AstraZeneca è disposta a cedere le licenze di produzione per far sì che si possa accelerare. È quello che abbiamo fatto negli ultimi mesi: i 20 stabilimenti di produzione non sono solo nostri".
01 MAR - "Siamo pronti a fornirne 20 milioni nel secondo trimestre, di cui 10 milioni da produrre nella catena europea". Lo ha detto
Lorenzo Wittum, amministratore delegato e presidente di AstraZeneca Italia a Sky Tg24 in merito alle dosi sottolineando che "l'obiettivo è per il 2021 di 300 milioni in Europa di cui 40 per l'Italia".
Quanto alle tempistiche per la somministrazione della seconda dose, "Il richiamo è possibile fino a 12 settimane, non bisogna andare oltre". Ricordiamo che la stessa Aifa lo scorso 9 febbraio aveva indicato 10-12 settimane come lasso di tempo ideale tra prima e seconda dose. Mentre per quanto riguarda l'efficacia del vaccino anti-Covid anche con una sola dose, Wittum ha detto che "servono altri studi clinici".
Intervenendo poi sulla querelle riguardante le licenze di produzione, WIttum ha sottolineato: "AstraZeneca è disposta a cedere le licenze di produzione per far sì che si possa accelerare. È quello che abbiamo fatto negli ultimi mesi: i 20 stabilimenti di produzione non sono solo nostri. Lo stiamo già facendo e siamo disposti ad aumentarlo. Per farlo abbiamo bisogno di un partner capace di gestire questo processo di produzione, perché il trasferimento tecnologico non è assolutamente facile, e che abbia capacità di produzione di decine di milioni al mese".
Infine, sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca senza limiti di età: "Siamo in contatto con l'Aifa con la quale c'è una collaborazione molto aperta. Questa è una decisione che deve prendere Aifa di concerto con il ministero della Salute. In Francia e in Germania si sta già valutando questa ipotesi, vedremo nei prossimi giorni. Basta guardare la scheda tecnica di Ema, il vaccino è approvato sopra i 18 anni", ha concluso.
01 marzo 2021
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