Demenza senile. Valutazione cognitiva virtuale affidabile quanto quella fatta di persona
di Lisa Rapaport
Una recente analisi fatta da ricercatori canadesi avvalora l’utilità della telemedicina nella diagnosi e nella gestione di una patologia geriatrica come la demenza senile. I ricercatori canadesi hanno esaminato i dati di 121 studi per un totale di oltre 15 mila partecipanti.
18 MAG -
(Reuters Health) – Gli esami virtuali via video possono essere uno strumento efficace per condurre valutazioni e test cognitivi e per diagnosticare la demenza a distanza. A suggerirlo è una recente analisi pubblicata dal Journal of the American Geriatrics Society , realizzata da un gruppo di ricercatori guidato da
Jennifer Watt, del St. Michael’s Hospital Health Toronto, in Canada.
I ricercatori canadesi hanno esaminato i dati di 121 studi per un totale di 15.832 partecipanti adulti che non avevano una precedente diagnosi di demenza o ritardo cognitivo lieve e sono state sottoposti a valutazione di persona o tramite visite virtuali in videoconferenza o al telefono.
Rispetto alle valutazioni di persona, le valutazioni in videoconferenza sono state efficaci nel diagnosticare la demenza, con una buona affidabilità, come evidenziato in due studi inclusi nell’analisi. In un terzo studio, invece, i ricercatori hanno scoperto che le valutazioni virtuali erano sensibili e specifiche al 100% rispetto alle valutazioni fatte di persona, per la diagnosi di demenza. I problemi di udito e il livello di esperienza nell’uso delle tecnologie, però, potrebbero influenzare l’efficacia delle visite virtuali.
“Non sono sorpresa che le valutazioni cognitive fatte via video possano funzionare come gli esami di persona perché i medici possono raccogliere informazioni del paziente sui cambiamenti cognitivi, come la ridotta capacità di ricordare eventi recenti, possono raccogliere le storie sul paziente da amici o familiari e condurre test cognitivi più o meno allo stesso modo in cui farebbero di persona”, spiega Watt. “Le valutazioni cognitive via video possono essere un’alternativa accurata e affidabile a quelle fatte di persona”, conclude l’esperta, sottolineando, però, che questo dato arriva solo da tre studi e sono necessari, dunque, ulteriori ricerche che confermino questa evidenza.
Fonte: Journal of the American Geriatrics Society
Lisa Rapaport
(Versione italiana Daily Health Industry)
18 maggio 2021
© Riproduzione riservata
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