Formazione e acquisizione di competenze: questa la mission dei corsi di formazione del PCTO (percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento), promossi dall’Ordine etneo dei Medici Chirurghi e Odontoiatri nei Licei di Catania e provincia. Un percorso di studio della durata di trenta ore ciascuno, per orientare gli studenti, far conoscere le professioni dell’area medico-sanitaria, supportando coloro che intendono sostenere i test di ammissione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e ai Corsi di laurea delle Professioni Sanitarie.
Con questi obiettivi l’Ordine etneo ha incontrato gli studenti delle quarte e quinte classi, conducendo i ragazzi verso una scelta consapevole del loro futuro accademico. Il PCTO (ex Alternanza Scuola-Lavoro) si è realizzato grazie a convenzioni siglate tra l’OMCeO e i seguenti licei: Galileo Galilei, G.B. Vaccarini, Mario Cutelli, Principe Umberto di Savoia, Nicola Spedalieri, Enrico Boggio Lera, Ettore Majorana di Scordia, V. Ignazio Capizzi di Bronte. Il programma didattico approfondisce le materie oggetto dei test di ingresso delle Facoltà mediche: biologia, chimica, matematica, fisica, ragionamento logico, cultura generale.
L’OMCeO di Catania garantisce a titolo gratuito lo svolgimento delle lezioni, concedendo agli studenti una grande opportunità. A coordinare le lezioni sono il dott. Maurizio Vancheri per la parte scientifica, e i professori Fabio De Blasi e Gabriele Bonaventuraper quella didattica. La durata del percorso prevede 30 ore annuali suddivise in 4 ore di orientamento universitario tenute da esperti del settore; 6 ore di logica finalizzate alla risoluzione dei quesiti riscontrabili in test e concorsi ufficiali tenute da un docente specializzato; 8 ore di matematica e fisica medica; 12 ore di potenziamento di biologia con curvatura biomedica tenute da professionisti del settore.
“L’obiettivo del percorso di studi - dichiara il Presidente dell’OMCeO di Catania prof. Ignazio La Mantia - è mettere a conoscenza i partecipanti di come sta evolvendo il mercato del lavoro, orientando i giovani verso scelte universitarie e professionali consapevoli; appassionare gli allievi allo studio delle scienze mediche e biologiche, favorendo la costruzione di una base culturale di tipo scientifico grazie all’adozione di pratiche laboratoriali e di orientamento utili per la prosecuzione degli studi. Ringrazio in particolare i dirigenti scolastici che hanno accolto con entusiasmo questa proficua collaborazione”, conclude La Mantia.