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Venerdì 10 MAGGIO 2019
La sintesi dello studio

La ricerca è stata condotta sulla base dei dati del Pne edizione 2017 che riporta i dati clinici dell’anno 2016, ultimo anno disponibile. Sono stati presi in considerazione gli indicatori “Treemap”, cioè quelli scelti da Agenas per la valutazione della qualità delle strutture ospedaliere (ad eccezione di due che sono indicatori di volume) ed altri indicatori che, ai fini della presente ricerca, sono stati considerati rilevanti per l’alto volume di casi trattati dalle strutture ospedaliere private. Sono quindi, in totale, 19 indicatori Treemap e 6 indicatori rilevanti.

Tra gli ospedali pubblici non sono compresi gli ospedali “classificati” e gli Enti Religiosi. Per quanto riguarda le strutture private sotto le lente sono finite le Case di cura, gli Irccs privati e le Fondazioni private.

Sono stati considerati i dati “Adj”, ossia quelli che risultano da una procedura di “aggiustamento” del dato “grezzo”, cioè del dato che si ricava semplicemente dal rapporto tra numero dei casi trattati ed esito clinico. La procedura di “Risk adjustment”, applicata da Agenas, utilizza coefficienti di correzione del dato grezzo, prendendo in considerazione diversi fattori quali il genere, l’età ed una serie di comorbilità presenti nell’episodio di ricovero in esame e nei ricoveri avvenuti nei due anni precedenti. E viene applicata solo per le strutture che hanno trattato più di 50 casi nel periodo di riferimento. 

La tabella seguente riporta una visione d’insieme di tutti gli indicatori di esito presi in considerazione per la valutazione “Treemap” (in verde sono evidenziate le performance migliori nel confronto tra pubblico e privato).

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