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Giovedì 06 GIUGNO 2019
Gimbe: “I tagli sono un rischio concreto, ma bisogna riconoscere che nessun Governo ha mai messo in sicurezza le risorse per la sanità”

La Fondazione GIMBE in una nota diffusa nel pomeriggio “conferma le preoccupazioni già espresse il 29 aprile sul rischio di nuovi tagli,  o meglio di mancati aumenti al fabbisogno sanitario nazionale”.
 
“Peraltro – si legge nella nota- , dalle prime bozze al varo della Legge di Bilancio 2019 le valutazioni indipendenti della Fondazione GIMBE hanno sempre ritenuto gli aumenti previsti per il 2020 e 2021 “legati ad ardite previsioni di crescita economica”. Al tempo stesso dissente da ogni forma di strumentalizzazione politica in un momento di grande difficoltà della sanità pubblica, oltre che del Paese”.
 
“Nessun Ministro della Salute – dice Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – può offrire garanzie sulle risorse assegnate dalla Legge di Bilancio al fabbisogno sanitario nazionale perché, nessun Governo è stato mai in grado di “mettere in sicurezza” il finanziamento pubblico della sanità”.
 
E per Gimbe “va ribadito che la frase incriminata - presente nella bozza del Patto - salvo eventuali che si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e variazioni del quadro macroeconomico - è frutto di un “copia e incolla” di quella presente nell’art. 1 del Patto per la Salute 2014-2016”.
 
“La Fondazione GIMBE – conclude il Presidente  – da un lato invita l’Esecutivo a lasciare indenni le risorse fissate dalla Legge di Bilancio per una sanità ormai allo stremo, dall’altro Governo e Regioni a non trasformare la “leale collaborazione” in “conflitto istituzionale”,  rendendo evanescente il ruolo della Repubblica nel tutelare la salute delle persone”.

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