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Martedì 24 SETTEMBRE 2019
La sopravvivenza a 5 anni nei tumori: dal 90% per il testicolo al 10% per il pancreas
La sopravvivenza è il principale outcome in campo oncologico e permette, attraverso la misura del tempo dalla diagnosi, di valutare l’efficacia del sistema sanitario nel suo complesso nei confronti della patologia tumorale.
La sopravvivenza a 5 anni è aumentata rispetto a quella dei casi diagnosticati nei quinquenni precedenti sia per gli uomini (54% nel 2005-2009 contro il 51% nel 2000-2004, il 46% nel ’95-’99 e il 39% nel ’90-’94) sia per le donne (rispettivamente 63% vs 60%, 58% e 55%). Su questo risultato positivo complessivo ha influito il miglioramento della sopravvivenza per alcune delle sedi tumorali più frequenti: colon-retto (attualmente 65% per entrambi i sessi), mammella femminile (87%), prostata (91%). (Tabella 1)
* Comprende lingua, bocca, orofaringe, rinofaringe, ipofaringe, faringe NAS, laringe.
**Comprende sia tumori infiltranti sia non infiltranti.
Sopravvivenza: confronto per età
La sopravvivenza per molti tumori presenta un trend decrescente al crescere dell’età. Le cause possono essere molte, tra queste la maggiore presenza di altre patologie (comorbilità) che controindicano l’applicazione dei protocolli terapeutici più efficaci o comunque, pur non controindicandoli, possono aumentare la sensibilità agli effetti collaterali delle terapie.
Fanno eccezione a questo trend il tumore del colon-retto, che presenta valori leggermente superiori per la fascia 55-64 rispetto a quelle 15-44 e 45-54 anni (con un possibile ruolo dell’anticipazione diagnostica nelle aree in cui sono attivi programmi di screening), il tumore della mammella, caratterizzato da valori superiori nell’età 45-54 anni rispetto a quella 15-44 anni (con un possibile ruolo della presenza in età giovanile di forme maggiormente aggressive, tra cui anche le forme ereditarie) e il tumore della prostata, con sopravvivenze omogenee prima dei 65 anni.
La riduzione della sopravvivenza all’aumentare dell’età alla diagnosi è particolarmente evidente per i tumori dell’ovaio, del sistema nervoso centrale, il linfoma di Hodgkin, il mieloma, la cervice uterina, le leucemie, la prostata e l’osso, per i quali la differenza fra prima e ultima classe è di oltre 40 punti percentuali. Al contrario l’effetto dell’età è, seppur presente con le caratteristiche già indicate, meno evidente per il tumore della mammella femminile e del colon-retto, per i quali la riduzione fra età 15-44 e 75+ anni è di 12 e 15 punti percentuali rispettivamente.
Dati regionali
La sopravvivenza a 5 anni più alta in Italia si registra per gli uomini in Valle D’Aosta (61%) ed Emilia-Romagna (56%) e per le donne in Emilia-Romagna e Toscana (65%).
- L’Emilia-Romagna e la Toscana mostrano la miglior sopravvivenza in Italia per il tumore del colon-retto (69%), mammella (89%) e polmone (18%, insieme alla Lombardia).
- Il Friuli mostra la miglior sopravvivenza per il tumore della prostata (95%) e del testicolo (98%), mentre l’Umbria mostra i valori più elevati di sopravvivenza per stomaco (37%) e cervice (76%).
- La Lombardia mostra i valori più elevati per utero corpo (80%, insieme alla Calabria) e fegato (23%).
- La sopravvivenza più elevata per il melanoma si registra in Trentino Alto Adige (92%), Piemonte e Veneto (90%).
- La Sardegna mostra la miglior sopravvivenza per la tiroide (97%), mentre la Puglia mostra la miglior sopravvivenza per le leucemie (53%).
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