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Lunedì 24 MAGGIO 2010
Un farmaco duale per una patologia duale

E' la nuova indicazione approvata per trattare l'intero spettro dei disturbi dell'umore associati al bipolarismo, sia mania sia depressione
Il farmaco, firmato AstraZeneca, è un antipsicotico atipico, o di seconda generazione, appartenente alla classe delle dibenzotiazepine. La peculiare azione di quetiapina dipende meccanismo d’azione bimodale. Interagendo con i meccanismi che regolano i livelli di specifici neurotrasmettitori, la quetiapina esplica sia un’azione antidepressiva sia un’azione antipsicotica/antimaniacale, agendo in due modi diversi. In pratica quetiapina agisce come antimaniacale e antipsicotico mentre il suo metabolita attivo norquetiapina, ottenuto dalla quetiapina per azione degli enzimi epatici, è dotato di azione antidepressiva.
Una molecola in un certo senso “duale”, come duale è la patologia su cui va ad agire, il disturbo bipolare.

L’efficacia e tollerabilità documentata dagli studi clinibi
BOLDER (BipOLarDEpRession), I e II, per valutare l’efficacia nella depressione bipolare. BOLDER I, che ha arruolato 542 pazienti negli Stati Uniti, è stato il primo studio condotto su larga scala per la valutazione dell’effetto di quetiapina nella depressione bipolare. Come endpoint primario è stato considerato il miglioramento rispetto al basale della scala MADRS (Montgomery Adsberg Rating Scale), universalmente riconosciuta. In sintesi, i miglioramenti della scala MADRS si sono tradotti in minor tristezza manifesta e riferita;     minore tensione; minore riduzione del sonno; minore incapacità nel provare sensazioni; minore perdita di appetito; minori pensieri pessimistici.
Lo studio BOLDER II ha confermato tali positive conseguenze del farmaco.
I due studi EMBOLDEN hanno invece verificato l’efficacia di quetiapina come monoterapia nella depressione bipolare, confrontata con paroxetina (un antidepressivo) e litio (uno stabilizzatore dell’umore). Il trattamento con quetiapina è risultato essere più rapido ed efficace, con minore rischio di viraggio maniacale rispetto all’antidepressivo e un miglioramento più significativo dei sintomi nucleari della depressione tra cui l’ideazione di suicidio.
Lo studio Bolder RP, ha dimostrato che la quetiapina a rilascio prolungato è efficace nel trattamento dei sintomi depressivi del disturbo bipolare sia di tipo I che II in pazienti con cicli rapidi e non rapidi, e che sono osservabili miglioramenti già sin dalla prima settimana di trattamento.
Inoltre, gli studi clinici hanno dimostrato che quetiapina è ben tollerata. Il disturbo più comune è la secchezza delle fauci.













 

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