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Mercoledì 27 MAGGIO 2020
Benazzato (Anaao): “Premiato l’impegno dei medici contro il covid, ma soprattutto ritrovata la serenità delle relazioni sindacali”

C’è soddisfazione da parte del segretario regionale dell’Anaao Assomed Veneto, Adriano Benazzato, per gli esiti del confronto con la Regione sul bonus per la Dirigenza medica e sanitaria impegnata nella lotta al covid 19. Ma i risultati raggiunti vanno oltre il riconoscimento degli sforzi straordinari compiuti dai medici nel corso dell’epidemia. “E’ stata ritrovata una serenità nelle relazioni sindacali che mancava da anni. I rapporti con la Regione erano tesi da tempo e il confronto praticamente inesistente. Affrontando la questione del bonus siamo riusciti ad andare oltre la premialità per il covid, spalancando le porte a momenti di confronto importanti. Ora ci auguriamo che la disponibilità della Regione non sia temporanea”.

Il riferimento è in particolare al memorandum approvato all’unanimità nel corso dell’incontro di ieri tra regione e sindacati. Un documento “molto importante” per Benazzato, perché impegna la Regione a una “stabile collaborazione con le organizzazioni sindacali” su tre temi fondamentali: introduzione dell’indennità di rischio biologico; revisione della rete ospedaliera; ridefinizione del fabbisogno dei medici. I precedenti criteri, spiega il segretario regionale dell’Anaao, stimavano la carenza di medici in quasi 1300 medici. “Parliamo del minimo: al di sotto di questo si chiudono reparti e servizi”, evidenzia Benazzato che esprime il desiderio del sindacato di “collaborare” per individuare le soluzioni migliori per la sanità veneta, “fermo restando il potere decisionale che spetta alla Regione”.

Quanto al bonus, Benazzato si dice soddisfatto dell’accordo raggiunto: “Le nostre rivendicazioni sono state ascoltate. Voglio sottolineare che la precedente proposta non era stata rigettate per motivi economici, ma non potevamo accettare che non si tenesse conto che l’impegno messo in campo è legato a ruoli e responsabilità diverse. Nessuno nega i rischi che hanno corso gli infermieri impegnati nelle Rianimazioni, ma le decisioni sulla vita delle persone le prendiamo noi, con tutte le responsabilità che questo comporta. E’ qualcosa su cui non possiamo chiudere gli occhi”.

Domani i sindacati incontreranno la Regione per confrontati sul passo successivo, cioè i criteri di ripartizione dei 20,6 mln destinati ai medici. Criteri che, spiega Benazzato, “vogliamo siano meritocratici, chiari e trasparenti. E che l’erogazione sia poi assicurata in tempi brevi2.

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