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Giovedì 18 GIUGNO 2020
Ugl: "Noi siamo pronti"

Di fronte ai 106 presidenti degli Ordini dei medici territoriali, riuniti nel Consiglio nazionale della Fnomceo (Federazione nazionale Ordini dei medici) il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha chiesto uno sforzo comune per rilanciare la sanità italiana.
 
“Non possiamo che dirci pronti – dichiara il Segretario Nazionale della UGL Sanità Gianluca Giuliano  a commento dell'intevento del ministro Speranza in occasione dell'ultimo Consiglio nazioanle della Fnomceo, dove ha parlato di "sforzo comune per rilanciare la sanità italiana" - a dare il nostro contributo. Il Ministro ha usato toni cari al nostro sindacato e stringerci a coorte, come da lui dichiarato, per dare nuova linfa a un settore martoriato negli ultimi anni da tagli indiscriminati, lo riteniamo un dovere. Ma in un possibile confronto ci presenteremo con la forza delle nostre battaglie e delle nostre proposte, perché solo da un dialogo che veramente coinvolga tutte le forze in campo, senza discriminazioni di parte, potranno essere gettate delle solide basi per il futuro”.
 
Giuliano ha poi proseguito: “La recente bocciatura, da parte alcune forze politiche che sostengono l’attuale Governo, della proposta di riconoscimento riservata agli operatori impegnati in prima linea alla lotta al Covid-19 dimostra come il bisogno di una forte inversione di tendenza da parte di tutti è determinante per pensare a un autentico rilancio. La UGL è pronta a fare la propria parte, confermando le sue proposte. Chiediamo che si intervenga sullo sblocco del turn over con assunzioni esclusivamente a tempo indeterminato utilizzando lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi in essere, che si aumentino gli investimenti per l’edilizia sanitaria e per il rinnovamento e potenziamento delle apparecchiature mediche, che si fermi la deriva delle esternalizzazioni selvagge, che vengano ridotte le liste d’attesa, che ci si impegni concretamente per contrastare le privatizzazioni e che venga istituito al più presto il registro degli OSS”.

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