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Venerdì 12 MARZO 2021
Rezza: “Su AstraZeneca non generare un allarme ingiustificato”

"Non bisogna generare un allarme ingiustificato perché per ora non è stato dimostrato alcun nesso di causalità". Così il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza oggi in conferenza stampa in riferimento al lotto di vaccini AstraZeneca bloccato dopo tre decessi sospetti.
 
"È importante - ha detto - una vigile attesa. Non è detto che non ci saranno casi ma non è detto che siano legati a vaccini. Secondo Ema i rischi sono trascurabili mentre i benefici sono molto alti. Quello che dobbiamo chiedere ad AstraZeneca è la massima trasparenza e che dia il suo supporto perché è anche il suo interesse escludere un nesso di causalità tra vaccino ed eventi avversi. La collaborazione è assolutamente doverosa".
 
Il lotto di vaccino AstraZeneca«che è stato bloccato da Aifa a scopo precauzionale, ha spiegato poi Rezza, "conteneva 560mila dosi, di cui 250mila destinate all'Italia e le rimanenti credo a 7 Paesi europei".
 
Quanto al quadro epidemiologico: "Abbiamo avuto un cambiamento qualitativo nell'epidemia. Perché, evidentemente, la circolazione di varianti a più elevata trasmissibilità determina un'accelerazione della velocità di circolazione del virus. E quindi questo deve corrispondere, per forza, all'implementazione di interventi rapidi tempestivi ed efficaci", ha aggiunto Rezza.
 
"L'Rt medio è in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra la soglia epidemica - ha spiegato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro -. Così come sale l'incidenza e crescono i tassi di occupazione in terapia intensiva e in area medica. Per questo, occorre intervenire in modo deciso per riportare il più velocemente possibile tutti i parametri sotto controllo, ovviamente anche anticipando ulteriori interventi laddove necessario. Questo diventa ancora più importante perché ci troviamo in un quadro epidemiologico caratterizzato dalla presenza di varianti: quella inglese che ormai circola in maniera maggioritaria nel Paese, ma anche quella sudafricana e brasiliana e altre che potrebbero insorgere e vengono segnalate da livello Ue e nazionale".
 

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